Nella smorfia napoletana il 17 è sinonimo di disgrazia o sfortuna, ma non per il campionato italiano che al solstizio d’inverno conferma il calcio più equilibrato e livellato di sempre nella parte sinistra e destra della classifica.

Nonostante le undici gare vinte dall’Atalanta davanti c’è un groviglio di squadre che vogliono giocarsi lo scudetto e la zona Champions. Tante squadre in quattro punti senza dimenticarsi di Inter, Fiorentina, Bologna e Milan con gare da recuperare. Esce dal tavolo Champions la Fiorentina, cerca di entrarvi il Bologna.

In fondo alla classifica l’intrigo è ancora più tosto: dall’undicesimo posto dell’Empoli  sono coinvolte fino al diciassettesimo posto nove squadre in 5 punti, tra cui cinque a due punti dalla zona retrocessione occupata da Cagliari, Venezia e Monza.

Chi vincerà il campionato a due giornate dal giro di boa e anche chi retrocederà nessuno è in grado di prevederlo: meglio l’incertezza che la certezza che è noiosa per chi ama il calcio.   

La Serie A, nel frattempo, ha un nuovo Presidente della Lega di Serie A, Ezio Maria Simonelli. Al secondo tentativo l’ex commercialista di Berlusconi ottiene i quattordici voti necessari. È del Genoa il voto decisivo per l’elezione (speriamo che non se ne dimentichino) con  Lazio, Napoli, Torino, Empoli, Lecce, Verona che hanno votato scheda bianca. La Lega ha fatto sapere che nei prossimi giorni saranno verificati i requisiti di indipendenza previsti dallo Statuto. Per le altre cariche da eleggere fumata grigia: nessuno ha raggiunto il quorum di voti. La battaglia continua il prossimo 10 gennaio, dove il quorum sarà abbassato a 11 voti.

Verona-Milan 0 a 1. La Fatal Verona del passato non ci fu venerdì nell’anticipo per il Diavolo e Fonseca. Milan vivace, ma Verona tosto nei primi 45’ che non lascia spazi ai rossoneri. Intorno alla mezz’ora si blocca Leao ed entra il grande escluso per la seconda volta Theo Hernandez. Il solito Reijnders fa gol al 55’ di gioco. Il Milan si sblocca, attacca, i veronesi accusano il colpo, si riprendono mettendo all’angolo il Diavolo negli ultimi di gara che si chiude e sbanca Verona facendo mangiare il panettone a Fonseca.

Torino-Bologna 0 a 2. Il Bologna non si ferma più, inguaia il Torino e il Presidente Cairo contestatissimo. Italiano ha dominato in lungo e in largo contro un Toro in crisi di gioco  e non solo di gol. Il portiere prova a salvare i granata parando l’ennesimo calcio di rigore. Nella ripresa gli emiliani sfiorano a ripetizione il gol e sbloccano il risultato intorno al 70’. Il Torino prova a fare il forcing finale, ma viene beffato con un tiro da fuori area di Pobega che passa in mezzo alle gambe di avversari e compagni.

Lecce-Lazio 1 a 2. La Lazio ritrova i tre punti dopo la batosta del lunedì contro l’Inter. Il Lecce non meritava di perdere pur avendo giocato in dieci nel secondo tempo  per una parata di un suo calciatore, espulso, con conseguente calcio di rigore per i biancocelesti. Pareggiano anche in dieci uomini i salentini ad inizio ripresa. Giampaolo dopo il pareggio arretra troppo il baricentro e becca gol sugli sviluppi di un corner con Marusic che al volo tira un siluro. Spavento biancoceleste, i giallorossi al 93’ hanno colpito un palo.

Roma-Parma 5 a 0. Una Roma show che nessuno si aspettava e finalmente una Joya per Ranieri. Dybala ha travolto i ducali. Ranieri si gode la sua medicina con il secondo successo in tre gare. La forza del tecnico è rasserenare la squadra e far capire chi sono i titolari: nessun cambio per 95’ di gioco. Il Parma incassa la terza sconfitta di fila. Pecchia si attacca alle assenze, il pubblico emiliano presente all’Olimpico contesta perché la squadra è sempre troppo molla.

Venezia-Cagliari 2 a 1. Vittoria importante per il Venezia per andare vicino alla zona salvezza. Il portiere Stankovic salva i lagunari in gol con due difensori alla prima rete in Serie A. I veneziani tornano alla vittoria dopo due mesi di digiuno dai tre punti. Nicola bloccato al terz’ultimo posto in classifica. Torna al gol anche Pavoletti dopo il consueto finale ad alta tensione dei sardi quando devono recuperare il risultato.

Atalanta-Empoli 3 a 2. Che Natale per Gasperini e la Dea. Vincono una gara non facile contro l’ Empoli. Gasperini all’undicesima vittoria consecutiva, la quindicesima su diciassette gare. Non si può più nascondere, anche se scherza sui 40 punti conquistati. L’Empoli inaridisce il gioco della Dea, non molla, va in vantaggio, viene superato, recupera il pareggio, deve capitolare contro la qualità di De Ketelaere, altro fenomeno andato nel dimenticatoio a Milanello: la forza di Gasp è rigenerare i calciatori. Retegui esce per infortunio muscolare.

Monza-Juventus 1 a 2. Thiago Motta lascia da parte la “pareggite” e rompe il digiuno la Juventus di Thiago Motta. Non è stata una bella Signora, ma porta a casa tre punti anche per demeriti del Monza che ha sbagliato tanto e particolarmente in difesa nei due gol incassati. Il Monza sempre ultimo in classifica, la Juventus a due giornate dal giro di boa  incagliata nel gioco di Thiago Motta e del palleggio troppo lento come quando debuttò in panchina. Questa Juventus riporta a galla l’immaginario 2-7-2 provocatorio con il portiere davanti alla propria area. Nesta non mangia il panettone dopo tre sconfitte consecutive e l’ultimo posto in classifica. Arriva l’ex rossoblù Bocchetti cresciuto sotto Juric a Verona.

Fiorentina-Udinese 1 a 2. Viola castigata dall’Udinese. Dopo un primo tempo quasi da protagonista, la “spocchia! ha avuto ragione dei calciatori e di Palladino. La sconfitta della Fiorentina non ridurrà le ambizioni future europee, ma Palladino dovrà incominciare una nuova vita con tutta la rosa a disposizione con tanti doppioni di qualità. La gestione non sarà facile. Chi esce per essere sostituito è arrabbiato, chi entra è deluso. Albert ha giocato 18’. Fa festa anticipata di Natale Runjaic con i 23 punti in classifica grazie a Thauvin e Lucca, mattatori non solo per i gol, e ad una squadra tosta fisicamente che gioca semplicemente.

Inter-Como 2 a 0. Tre punti importanti per i nerazzurri che non lasciano spazio all’Atalanta di fregiarsi del titolo di Campioni d’inverno avendo una gara da recuperare a tre lunghezze di distanza. Solamente un tempo il Como è riuscito a chiudere tutti gli spazi nel secondo tempo, dopo il tiro al bersaglio nella prima parte, hanno dovuto soccombere alla qualità del Biscione. Como a quota 15 punti in classifica e sabato arriva il Lecce.

Genoa-Napoli 1 a 2. Conte e il Napoli per tornare primi in classifica per una notte devono ringraziare “San Gennaro” Meret. Al Napoli è bastato un tempo per vincere, al Genoa non è bastato un tiro al bersaglio nel secondo per arrivare al pareggio. Prova a due volti sia per Conte che per Vieira. Il Genoa con il carattere e la spinta del suo popolo galvanizzato dal gioco dei Grifoni nel secondo tempo ha messo sotto la capolista del campionato per una notte. Dopo il secondo tempo giocato dai rossoblù con caratteristiche da Grifoni, Vieira e il suo staff costruiranno qualcosa di nuovo. Difendere attaccando?

Il rammarico del pareggio mancato sarà già stato digerito al “Pio Signorini”. La sconfitta lascia una buona dose di convinzione anche se non fa classifica, il gioco visto nei secondi  45’ non è da poco. La prova del nove e dei nove punti da giocarsi è all’orizzonte durante queste vacanze natalizie in casa dell’Empoli, del Lecce e prima della Befana con il Parma dentro il Tempio. BuoncalcioNataleatutti!