Il 2024 manda in archivio la diciottesima giornata di campionato. La speranza che nel 2025 si continui con tutte le venti squadre che provano a portare sul campo voglia di giocare bene e che la paura non le attanagli, come sempre nel girone di ritorno, ma prevalga la voglia di “pareggite” per far muovere la classifica.

La classifica è ad un giro di boa che probabilmente non disegnerà la squadra vincitrice del titolo di inverno, visto che l’Inter deve recuperare una gara nello spazio di un punto con Atalanta e Napoli. Dea e Biscione, peraltro, saranno assenti alla diciannovesima giornata perché impegnate nella Supercoppa con Milan e Juventus che si giocherà nel deserto dal 2 al 6 gennaio 2025.

Dalla quarta posizione della Lazio (35 punti) all’ottava del Milan (27 punti), la zona Europa League è sempre sotto giudizio alla luce dei recuperi: uno per la Fiorentina e il Milan, due per il Bologna considerando già l’ultima partita del girone di andata

Nella parte destra della classifica sei squadre in quattro punti. A caccia della parte sinistra della graduatoria ci sono Roma e Torino (20 punti), Genoa ed Empoli (19 punti), Parma e Verona (18 punti). A due punti dalla zona retrocessione il Lecce con 16 punti, in fondo annaspano Cagliari e Venezia. Monza in ritardo con soli 10 punti.

Il problema anche nel girone di ritorno non saranno gioco e gol, ma gli arbitraggi. Anche nell’ultima giornata quattro chiamate del VAR e altri episodi sono difficili da ritrovare in altre gare con il Regolamento del gioco del calcio. In Serie B addirittura si è vissuto il record dei minuti di recupero (17′) in Cosenza-Catanzaro.

Rocchi ci sta provando a cambiare qualcosa, basta seguire le ultime designazioni dove ci sono stati tanti bis degli arbitri considerati più pronti a guidare in Serie A con il fischietto in bocca. All’interno dell’AIA ci sono nuove idee con il Presidente eletto il 15 dicembre. La più importante la richiesta da parte delle panchine, una sola volta, di una revisione al VAR. Subito affossata da Rosetti, il capo dei designatori UEFA, perché perdita di tempo non prevista dall’IFAB.

Al designatore europeo italiano bisognerebbe chiedere: come mai, in 34 gare, utilizza solamente due, al massimo tre, dei dieci arbitri internazionali italici nelle competizioni europee di Champions ed Europa League?  

Parma-Monza 2 a 1. In extremis il Parma supera il Monza del neo allenatore Bocchetti che rimane al palo da ultimo in classifica. Un finale pazzo nel quale i ducali, messi sotto dal Monza, vincono al 98’ di gioco, un minuto in più, dopo il recupero dei 7′ di gioco decretati. Dopo tre sconfitte consecutive Pecchia respira solamente in classifica e non per meriti del gioco. Nel primo tempo hanno giocato solamente i brianzoli che, dopo tre reti annullate dal VAR, pareggiano. Pur giocando in dieci, i brianzoli nel secondo tempo difficilmente sono stati messi sotto. Parma salvato dal portiere Suzuki. Il Parma in vantaggio con un rigore dopo un consulto di 4′ di gioco con il VAR per un contatto al limite dell’area lombarda. L’arbitro La Penna in crisi concede altro rigore al Parma che viene annullato dal VAR.

Cagliari-Inter 0 a 3. Strenua la difesa di Nicola e i sardi, dopo il pareggio nel primo tempo contro i Campioni d’Italia, si sono dovuti arrendere alla maggiore qualità con Barella, figlio ingrato, pronto a confezionare i primi due assist tra cui quello che ha portato al ritorno al gol di Lautaro dopo un lungo digiuno.

Lazio-Atalanta 1 a 1. Un pari spettacolare tra l’Aquila e la Dea. Parte forte la squadra rivelazione forgiata da Marco Baroni, che spaventa una Dea che appariva sulle gambe. I cambi per l’ennesima volta di Mastro Gasp hanno riportato il risultato in parità con Zaniolo protagonista del velo che ha preceduto l’assist di Lookman per il pareggio di Brescianini, appena entrato. Gasperini manca la dodicesima vittoria consecutiva permettendo nel giorno successivo a Napoli e Inter di guadagnare due punti. L’Atalanta crede nella favola scudetto che manca in provincia dal 1991. Si culla nelle parole del Guardian che l’ha definita “la squadra più divertente d’Europa“. Pep Guardiola disse: “affrontarli è come andare dal dentista”. Lazio beffata perché la Dea si è salvata al 43’ del secondo tempo.

Udinese-Torino 2 a 2. Partita altalenante per Udinese e Torino in fondo alla parte sinistra della classifica. L’Udinese sbaglia il possibile e l’impossibile: due volte in vantaggio, si fa raggiungere. Per entrambe un punto che per i friulani è un brodo a 24 punti in classifica, per il Toro un brodino con 20 punti. Per entrambe vi è fatica nel trovare gli spazi in fase offensiva. Troppe interruzioni e falli fischiati da Fourneau.

Napoli-Venezia 1 a 0.  Quanta fatica per il Napoli vincere l’ultima gara del 2024, una gara stregata  e difficile dopo 70’ di possesso pallone  . Raspadori   appena entrato in gol riporta il ciuccio in testa alla classifica.  Il Venezia bravi nell’applicazione difensiva ,  scarsi risultati nel punire il Ciuccio in contropiede. Lukaku sbaglia un rigore parato dal giovane Stankovic. Lagunari al penultimo posto in classifica.

Juventus-Fiorentina 2 a 2. Protagonista in campo per la Signora il mediano Thuram, autore di una doppietta.  Invece la punta Kean. il rimpianto della Signora, autore di un gol e dell’assist del pareggio. Non protagonisti i tifosi viola in trasferta per beceri cori contro Vlahovic che hanno fatto sospendere la partita all’arbitro Mariani per due minuti con tanto di annuncio dello speaker di sospensione definitiva se avessero continuato. La Juventus all’undicesimo pareggio stagionale, la Fiorentina si consola dopo due sconfitte consecutive. Entrambe in zona Europa.

Milan-Roma 2 a 2. Fonseca ha mangiato il panettone, ma non vedrà i fuochi d’artificio sotto la Madunina, esonerato dopo quattro mesi di purgatorio con le valigie in mano. Al capezzale del Diavolo arriva Conceicao. Riuscirà il portoghese a mettere da una parte la  dirigenza e Ibra? Cardinale, il presidente, prima della gara aveva confermato Fonseca al di là del risultato, Ibra lancia sassi ma nasconde la mano. Per i giocatori arriverà il momento di far vedere che sanno giocare al calcio? Bella la partita per i capovolgimenti di fronte e per i gol di qualità.

Como-Lecce 2 a 0. Il Como vince la sfida salvezza e supera in classifica i salentini. Il Como ha giocato una buona partita, sbagliato un calcio di rigore ma un Lecce così dimesso è difficile da ricordare dopo il cambio in panchina tra Gotti e Giampaolo. Le assenze importanti hanno influito sul solito gioco di Giampaolo, più propenso ad attaccare che a difendere anche nelle difficoltà. I lariani hanno approfittato degli spazi avuti nei due tempi di gioco. Il tabellino dei tiri ne è la conferma: otto tiri di Cutrone e compagni, solamente uno dei pugliesi in 96′ di gioco.

Bologna-Verona 2 a 3. La fatal Verona in trasferta sul campo del Bologna. Vince e porta a casa tre punti d’oro non solo per la società ma anche per il suo allenatore Zanetti, confermato dalla squadra in panchina. Nel calcio non vince il difensivismo, ma neanche la presunzione di giocare solamente all’attacco, che è il difetto di mister Italiano. Anche con l’uomo in meno per il rosso a Pobega era sicuro di vincere, la presunzione è stata abbattuta dall’autogol di Castro che ha sbagliato porta. Oltre i tre punti, nulla di trascendentale da parte degli scaligeri che dopo aver constatato che i bolognesi sprecavano di tutto senza ragionare, sicuri di una partita scontata, si sono aggrappati alla concentrazione e agli errori tecnici degli avversari castigandoli in contropiede.

Empoli-Genoa 1 a 2. Il Vecchio Balordo non vince nel Tempio, ma coglie il quarto successo in trasferta, il secondo per Vieira. L’Empoli alla terza sconfitta consecutiva si è mangiato i vantaggi nella parte sinistra della classifica. Solo colpa delle assenze o della voglia del tecnico D’Aversa di avere una identità da grande e non da squadra che deve lottare per salvarsi?

La qualità complessiva dei rossoblù a quarti ha fatto la differenza. L’intelligenza tattica di Viera e del suo staff sono stati i cambi per cercare il risultato pieno facendo paura nelle ripartenze.

Troppe parole su  Balotelli, da favola in rossoblù a quarti è diventato una meteora. Si parla troppo del fatto che Super Mario debba andare via, mettendo in bocca parole al tecnico Vieira che non sono mai state dette. Non è mai stato negativo e basta vedere su YouTube le conferenze stampa (dal minuto 1:57 al minuto 2:57 nel link che segue: CLICCA QUI).

Dopo la gara di Empoli in cui gli infortuni muscolari sono stati all’ordine del giorno per coloro che dovrebbero fare la differenza in attacco, società e allenatore dovranno pensarci bene prima di disfarsi di un giocatore di cui nessuno ha capito quale potrebbe essere il rendimento, anche a gettone. Ad oggi l’unica punta sana è Pinamonti. Il giovane Ekhator è rientrato in Toscana dall’infortunio, Ankeye è con le valigie in mano destinazione Romania.

Dopodomani scatta il mercato di riparazione invernale e Vieira ha chiesto un giocatore veloce nel ruolo di terzino o ala esterna. La ciliegina sulla torta sarebbe l’arrivo di una mezzala o di un  trequartista che leghi le due fasi di gioco, difensiva e offensiva, con un buon passaggio.

Il nuovo proprietario Sucu arriverà a Genova prossimamente e tutti i genoani sperano che sia il Bambino Gesù del Vecchio Balordo del 2024, come Preziosi in Tribunale a Treviso nell’estate del 2003 quando salvò il Genoa all’ultimo minuto dal fallimento dopo la retrocessione in Serie C. Dispiace, pur non essendo dalla parte della ragione sull’aumento di capitale, se A-Cap e Banca Moelis ricorreranno a Tribunali americani per altre motivazioni.

Dallo scorso giugno tutti sapevano che i 777 non facevano più parte del mondo del calcio internazionale. In sei mesi non hanno trovato alternative per il Genoa tali da poter risolvere il problema, non trovando interlocutori giusti, che se arrivati non saranno stati tenuti in considerazione in particolare se i nomi e i cognomi erano quelli che circolavano sulla stampa, facendo  soffrire  non solo Gilardino dopo le uscite importanti, ma anche tutti gli oltre 28mila abbonati e gli altri che amano il Genoa in tutto il mondo.

Gli auguri di un Buon 2025 alla famiglia Sucu e alla Signora che segue Buoncalcioatutti con la famiglia sui social. Buon 2025 ovviamente a tutti quelli che seguono con amore il Vecchio Balordo e anche con fedeltà, una virtù peculiare che vive della speranza di non essere traditi.