Alla vigilia della sfida dell’ora di pranzo tra Genoa e Parma, il tecnico della formazione ducale, Fabio Pecchia, è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole. “Settimana abbastanza regolare. Rispetto a domenica scorsa non avremo a disposizione Benedyczak, Man si è allenato parzialmente con noi in questi giorni ed è da gestire. Il gruppo, per il resto, è quasi al completo. Nel quasi ci sono dentro anche Estevez e Bernabè (che non ci saranno a Genova, ndr). Marconi e Løvik saranno disponibili. Per Løvik sarà un adattamento un po’ diverso, però partirà con noi“.
Sul Genoa, che dalla gara di andata ha cambiato allenatore: “Nel Genoa sì, c’è stato un cambio allenatore, ma anche un cambio di tipo di squadra, di atteggiamento in campo. Troveremo una squadra cambiata, anche in qualche interprete. In questo periodo ha fatto cose importanti ed è una squadra che vuole giocare, proporre, essere aggressiva e molto alta nell’aggressione in un ambiente molto bello, che spinge moltissimo, stimolante per tutti. Ovviamente anche per i miei. Il Genoa la stagione scorsa ha fatto più o meno 50 punti ed è un gruppo rodato, abituato a vivere questo genere di situazioni. Con Vieira hanno trovato maggiore continuità e la squadra è cambiata totalmente nel modo di stare in campo. Si è ritrovata e ha ritrovato una continuità nei risultati”.
Se ci potrebbe essere un attaccante in meno per avere un centrocampista in più in mezzo al campo contro il Genoa: “L’aspetto tattico è importante, lo so, però per me l’aspetto fondamentale è lo spirito. E lo spirito del gruppo che ho visto domenica ancora di più. Dobbiamo portarcelo dietro domani perché ne abbiamo bisogno. Chiaramente avere un giocatore in mezzo al campi in più può dare qualcosa, una compattezza differente, e devo tenerne conto. La cosa bella, però, è lo spirito che ho visto in ciascuno dei ragazzi che erano a Torino”.
Su Colombo, arbitro della sfida del Ferraris con un passato un po’ teso col Parma fin dai tempi della semifinale playoff di Serie B 2022/2023: “Credo che l’esperienza maturata in questi anni lo renda un arbitro forte, in grado di gestire un ambiente che spinge, particolarmente acceso, in una partita importante. Ho fiducia”.
