La ventesima giornata di campionato avulsa nella mediocrità della “pareggite” guidata dalla Juventus arrivata a cinque pareggi. Le squadre che hanno partecipato alla Supercoppa nel deserto hanno tutte steccato, eccetto l’Inter. Il Napoli non molla. Da oggi i recuperi della diciannovesima giornata di campionato solo l’Inter può avvicinarsi al Ciuccio. Il calciomercato, non facile, visti gli squilibri non solo nell’ultima giornata di campionato.

Le sorprese di inizio stagione soffrono tutte dalla Lazio, al Bologna e al Milan. Recuperano punti in fondo alla classifica il Genoa, tanti, e il Lecce, mentre affondano Empoli, Parma, risale la corrente il Monza. Tutti appassionatamente in due punti, sei squadre a giocarsi la terza e ultima posizione.

Continuano gli show della classe arbitrale, non per colpa loro, probabilmente per l’assurdo fallo di mano o di braccio  imposto dai vertici. Al calcio non si può giocare senza le braccia come camminare per la strada è questione di equilibrio. Nel passato il rigore veniva fischiato quando era l’arto ad andare verso il pallone e non viceversa.

La novità in Premier sono gli arbitri e il VAR che fanno ascoltare gli audio delle decisioni davanti al monitor. In Italia il nuovo Presidente dell’associazione ci aveva pensato ma è stato subito catechizzato  da Rosetti responsabile Uefa arbitrale bocciando la proposta. Rosetti da italiano conta solo sugli arbitri nostrani nelle reprimende, ma non nelle designazioni europee.

Ritornato in pista dopo l’elezione del nuovo Presidente AIA il suo mentore Orsato, con compiti di pubbliche relazioni per gli arbitri internazionali e ricerca di giovani da valorizzare, speriamo senza raccomandazioni. Per la sezione arbitri di Genova una bella e buona notizia: dal primo gennaio 2025 avrà un nuovo arbitro internazionale. Si tratta di Marcenaro, unico ad essere stato promosso dall’AIA nazionale. Ma veniamo alle gare.

Lazio-Como 1 a 1. Presa a pallonate dal Como l’Aquila laziale. Un Como brillante ha sfiorato il successo: troppi gli errori sottoporta anche in superiorità numerica dal 60’ di gioco. Alla fine Baroni e la Lazio, dopo un inizio di campionato sorprendente viste le uscite importanti in sede di calciomercato, da dicembre si sono persi. Al Como è andata bene perché i laziali erano andati in vantaggio dopo essersi consegnati alle ripartenze degli avversari.

Empoli-Lecce 1 a 3. Momento buio per l’Empoli, momento chiaro per il Lecce. Primo tempo imbarazzante per i toscani sotto di 2due gol nei primi 15’ di gioco. Lecce in contropiede una lama nella difesa avversaria. Tante le colpe di D’Aversa al di là delle assenze e del calciomercato che deperisce la rosa di qualità invece di ingrassarla. Il tecnico ha  cambiato il portiere Vazquez  con un giovane  fuori giri di nome Seghetti. Tre punti d’oro per la squadra di Giampaolo: quando i toscani  si  sono svegliati, hanno patito ma bravi a colpire in contropiede per la terza rete con il centravanti Krstovic tornato al gol con una doppietta.

Udinese-Atalanta 0 a 0. Stanca la Dea per i viaggi: dopo undici vittorie consecutive pareggia la seconda gara di fila. L’Udinese meritava la vittoria viste le azioni da gol e le parate di Carnesecchi. Preoccupa Gasp che la Dea sia apparsa in Friuli stanca e fisicamente non pronta ad  affrontare il gioco del suo tecnico tutto intensità. Solidi i friulani che aumentano di un punto il distacco dalla zona rossa.

Torino-Juventus 1 a 1. Neanche il derby della Mole rialza la Signora all’ennesimo pareggio, il numero 12. Le perle sono state le due reti in un derby tutto battaglia con  due allenatori espulsi per essersi messi le mani addosso. Il Toro ci ha provato con cuore e grinta e con il solito difetto di non far male al portiere avversario. La Juventus inizia ad essere un enigma. Il gioco di Thiago Motta efficace solo nel palleggio. Quando il Toro ha pestato sull’acceleratore tutto è sparito.

Milan-Cagliari 1 a 1. Tornato dal deserto vittorioso, il Diavolo nel campionato italiano ha confermato i pregi del nuovo tecnico a sprazzi nel gioco e difettoso nelle conclusioni. Diavolo tradito dal “paperone” del portiere Maignan, errore che fa godere Nicola e i sardi con una prestazione in trincea e organizzata che gli fa portare loro a casa un punto d’oro.

Venezia-Inter 0 a 1. L’Inter a muso cortissimo ha resistito fino al 90’ di gioco contro un Venezia che non meritava di perdere. Biscione al sesto risultato vincente fuori casa e senza subire gol. Il Venezia piange in fondo alla classifica e la differenza è stata fatta dai gol mancati.

Bologna-Roma 2 a 2. Due calci di rigore fuori dalle Regole del gioco calcio hanno confezionato il risultato. Nel primo tempo poco da gustare per i bolognesi e i tanti romani in trasferta. Nel secondo tempo gara scoppiettante non solo per i gol, ma anche per le percussioni  in contropiede dei felsinei mal digerite dalla truppa di Ranieri. Il punto non sorride alla classifica delle due squadre, ma sicuramente più a Ranieri in gol al 98’ su rigore senza neanche la ripresa del gioco.

Napoli-Verona 2 a 0. Il Ciuccio e Conte non mollano ed anche il Verona si è dovuto inchinare alla praticità del gioco napoletano. L’Inter con due partite in meno potrebbe insidiare il primato conquistato sotto il Vesuvio, ma Conte rassicura che non molleranno fino alla fine. Settima vittoria per i partenopei in otto gare. L’addio di Kvara non è un problema, probabilmente un sollievo oltre rimpinguare le casse sociali. Gli scaligeri attendono un altro miracolo da parte di Sogliano Jr come successo nello scorso calciomercato di riparazione per alzare l‘asticella.

Monza-Fiorentina 2 a 1. Alla Fiorentina non è riuscito niente nell’ex tana di Palladino. Al Monza quasi tutto, e ciò ha portato in classifica tre punti importanti ma sempre ultima in classifica. Gli uomini di Bocchetti hanno vinto la seconda gara in campionato e hanno sofferto poco nel contrastare il gioco apatico della vola. Albert nel mirino della critica per la sua prestazione e anche sostituito. Prima di giudicare gli analisti del calcio facendo riferimento solo agli episodi, riguardare il gioco di Gudmundsson dello scorso anno, l’utilizzo da parte di Gilardino, e segnalarlo a Palladino.

Genoa-Parma 1 a 0. Svolazza in solitaria il Grifone in testa alla parte destra della classifica e venerdì è pronto a giocarsi nello scontro diretto con la Roma la parte sinistra della classifica. Funziona la cura Vieira, che si prende meritatamente i tre punti per la prima volta dentro il Tempio sotto gli occhi di Sucu il nuovo proprietario, diventato  Presidente,  un “talismano” dopo che la vittoria casalinga è stata attesa tanto quanto un parto.  Lo spirito di squadra rossoblù è influenzato non solo dai risultati, ma anche dalla fiducia della squadra, dai leader, dall’allenatore, dalla fase difensiva, dall’abilità del tecnico di tenere sempre il gioco sotto controllo. Occorre uno sforzo da Sucu, quello di immettere un po’ di qualità con qualcuno che salti l’avversario: la corsa e la voglia ci sono, la tecnica manca.

Parma in crisi alla nona sconfitta in campionato e in piena lotta salvezza e domenica prossima non può sbagliare al Tardini la gara con il Venezia.

Nuovo CdA al Genoa con Sucu Presidente e altri due connazionali a controllare il cammino del Vecchio Balordo. Tutti confermati i vecchi componenti con i loro compiti dirigenziali. Rimasto anche il prof. Zangrillo con prospetti istituzionali. Tutto continuerà fino alla prossima assemblea dei soci. Oggi da Comune e Regione annunciano che il CEO Blazquez e il DG Ricciardella porteranno il neo-presidente Sucu a conoscere i vertici istituzionali di Regione Liguria e Comune di Genova.