Al termine della sfida pareggiata per 1-1 col Bologna in infrasettimanale, il tecnico del Genoa Primavera, Jacopo Sbravati, ha commentata la gara ai nostri microfoni. “Faccio i complimenti ai ragazzi perché la partita è stata condotta bene. Tra primi e secondo tempo siamo stati superiori dal punto di vista del gioco e del dominio, anche perché un pochino ce lo hanno concesso abbassandosi e rimanendo molto corti tra le linee. Bene però tecnicamente, alcune volte abbiamo forzato e altre siamo arrivati con grande fluidità ad attaccare la porta. Le occasioni sono venute, siamo andati in vantaggio con merito e probabilmente c’erano un paio di altri rigori in più. Dopo il vantaggio sembravamo avere la partita in mano. Da alcuni errori si deve crescere: alcuni rinvii dal fondo battuti troppo velocemente, alcune rimesse sulle quali dovevamo respirare di più. Il girone di ritorno sarà diverso: troveremo squadre che giocheranno solamente per il risultato e per salvare la categoria, che è una priorità anche per noi. Ci avviciniamo al calcio dei grandi e un pochino si abbandona quello che è il settore giovanile”.
Vi avvicinate al calcio dei grandi, ma già a Roma nella sfida tra Genoa e giallorossi c’erano sei giocatori cresciuti nel settore giovanile…
“Giocatori che ha creato il Genoa, figli del Genoa. È un lavoro di squadra e di equipe, partito dalla scuola calcio capitanata alla grande da Andrea Bianchi e proseguito con tutti noi tecnici che, nel percorso, cerchiamo di mettere la nostra parte affinché arrivino più pronti possibile a questi eventi. L’ultimo esordio è stato Venturino, il quarto di un giocatore che arriva dalla Primavera, senza contare Marcandalli, Masini o Accornero che sono stati qualche anno fa nostri giocatori. Quella è la soddisfazione più grande. È il primo, nostro grande obiettivo, quello che ci ha chiesto la società, e arrivare con questi numeri in questo momento dell’anno è solo un grande orgoglio. Non solo per noi in Primavera, ma per tutti quelli che hanno messo una piccola parte nel loro percorso. I ragazzi che sono qui in Primavera ci auguriamo possano avere questa possibilità. Si stanno comportando bene in questo campionato, la squadra ha un grande spirito e un’identità. Siamo molto uniti ed è un piacere allenare questi ragazzi. I due punti di oggi ce li andiamo a prendere da un’altra parte. Li meritavamo”.
Oggi quanti te ne mancavano?
“Tra chi possiamo recuperare c’è Romano, che aveva qualche acciacco ma per sabato dovremmo esserci. Abbiamo recuperato Gonçalinho, che oggi non stava bene ma è comunque a disposizione. Ghirardello in questo momento ci sposta gli equilibri, sente la porta e la sua assenza la abbiamo sentita oggi. Abbiamo però recuperato Meconi e sono contento abbia fatto sessanta minuti di buon livello. Sono contento per l’occasione avuta oggi – e ben sfruttata – da Nuredini: ha fatto veramente una buona partita. Ha grandi qualità e sono convinto che da qui in avanti si toglierà grandi soddisfazioni e avrà molto più spazio di quanto non ne abbia avuto finora. Per il resto non sono giocatori che mancano: questi ragazzi stanno facendo il loro percorso con la prima squadra. Dobbiamo recuperare questi due punti lasciati oggi da qualche altra parte”.
Oggi tutti i giocatori che non erano a disposizione, compreso Ekhator, erano presenti sugli spalti a fare il tifo…
“Questo è il Genoa, questo è quello che rimane quando si fa un certo tipo di percorso negli anni. Non si insegna solo cosa serve sul campo, ma si insegna anche il senso di appartenenza. E chi arriva e non ha un percorso lungo come tanti di loro, questo lo respira subito e si adegua. Come al derby, erano tutti presenti. Ieri Venturino e gli altri erano presenti alla rifinitura e hanno salutato la squadra e oggi nel discorso pre-partita abbiamo fatto leva su questo senso di appartenenza e su questa unione, che è ciò che poi sposta”.
Ora avete 31 punti e si va a Milano con l’Inter…
“Ne servono ancora tanti. Sabato giochiamo con l’Inter una partita complicata, con un avversario candidato alla vittoria. Servono almeno ancora 13/14 punti per la permanenza nella categoria. Sotto vincono, la Sampdoria ha vinto con la Juventus. C’è anche da dire che siamo vicini alla zona playoff e dobbiamo avere l’ambizione di rimanere aggrappati a quella zona lì, con un occhio sempre a quanto accade dietro”.
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