Con grinta, cattiveria e determinazione il Vecchio Balordo ha portato un’altra vittoria in classifica tra le mura amiche. Peccato per il Ferraris con 10mila spettatori abbonati in meno che non hanno creduto alla Protezione civile e ai comunicati non sicuri e sempre in aggiornamento. Tante volte abbiamo criticato il terreno del Ferraris, ma in questa occasione bisogna sottolineare che ha retto benissimo alla massa d’acqua caduta già dalla notte precedente.
Sul campo è maturato un successo importante contro il Monza che ha visto il Genoa salire in classifica a 26 punti, più vicino alla parte sinistra della classifica, dove osano i Grifoni, che alla zona retrocessione. Primo tempo equilibrato con i brianzoli con la baionetta in canna, Grifone che ha ribattuto colpo su colpo sfiorando il gol rispetto agli uomini di Bocchetti che non hanno fatto fare una parata a Leali. Pinamonti ha sbagliato un rigore, ma la sua prestazione non può essere sminuita da quel errore.
Il Genoa non ha mai perso l’equilibrio voluto dall’allenatore e contro i lombardi non ha mai rinculato come gli è successo in altre gare, anche con squadre sulla carta non titolate. Anzi, il Genoa si è messo alle spalle la ripercussione del cambio in panchina inaspettato (anche dalla squadra) e ha conosciuto nell’arco di dieci gare con Vieira il pragmatismo del tecnico francese e dei suoi collaboratori.
Nel secondo tempo si è visto un altro Genoa. Senza tenere tanto il pallone e creando poco, sono stati i cross e le giocate in profondità a fare la differenza dentro l’area avversaria. Tenere solamente il pallone nella propria metà campo e affondare poco non porta risultati e gol.
L’equilibrio del Genoa è garantito dal sacrificio di tutti. In fase di non possesso rientrano in molti. L’atteggiamento difensivo sotto la linea del pallone nella fase di non possesso funziona bene, grazie al centrocampo che impedisce all’avversario di ricevere il passaggio e permette ai difensori, con le marcature preventive, di recuperare l’equilibrio difensivo: le famose linee strette invocate da tutti i tecnici.
De Winter e Vasquez in prima pagina non solo per i gol, ma per il lavoro fatto in fase difensiva con Sabelli e Martin pronti a proporsi in avanti. Frendrup e Masini finalmente 95’ in campo dentro Tempio, una gioia aspettata da tanto tempo, sono stati mattatori nel cuore del gioco. E poi c’è “TT2” Thorsby, giocatore universale che produce il massimo rendimento indifferentemente dal ruolo che si trova a svolgere in qualsiasi funzione si trovi ad operare.
Il Monza di “Sasa” Bocchetti nel secondo tempo, dopo aver subito il gol di De Winter, è crollato perdendo la “cazzimma” che piace al suo allenatore. Sarà difficile salvarsi per Bocchetti, difficile fare miracoli quando la società prima di due gare importanti Genoa e Verona lascia partire Djuric e Pablo Mari pur avendo in infermeria gente importante come Gagliardini, Pessina , Bondo. Regolare che anche la squadra si possa perdere.
Ha debuttato Cornet, subito entrato in sintonia con la tifoseria con i suoi dribbling e cross, tanto da essere convocato sotto la Nord da solo per ricevere applausi a fine gara.
Il rientro dagli infortuni di Ekuban, Vitinha, Messias (non più biondo), Badelj – tutti da utilizzare con il bilancino del “farmacista” Vieira – faranno osare ancor di più il Vecchio Balordo e faranno migliorare le operazioni in fase di possesso, cercando di riempire le aree avversarie.
Da premiare il coraggio di Vieira che crede nei giovani. Quando è stata annunciata la formazione subito mi è arrivato un messaggio che chiedeva se fossimo su “Scherzi a Parte” vista la panchina, con Kassa addirittura sull’esterno destro. Vieira vede tutti gli allenamenti e per il tecnico a vent’anni se sei bravo devi essere pronto a giocare in Serie A. Il tecnico rossoblù in futuro, oltre ad essere abile con lo staff a leggere le partite prima e durante, sarà chiamato anche mister plusvalenza. Tra panchina e campo contro il Monza c’erano in campo undici calciatori nati tra 2000 e 2006.
Il DS Ottolini, prima del match, ha spiegato in televisione e con garbo la “telenovela” Balotelli lasciando spazio, se sarà utile, al calciomercato che finirà lunedì prossimo. Il Presidente Sucu dovrà essere bravo e capire di fare ambiente tra tutti i dirigenti, squadra e tifosi al fine di fondersi e migliorarsi in un ambiente unico.