Il Genoa di mister Patrick Vieira è un Genoa che non ha paura di schierare la gioventù calcistica in rosa. E se tra questi giovani troviamo anche giocatori già di grande esperienza e lungo trascorso in rossoblù, come il classe 2001 Frendrup, ieri con la fascia di capitano e giunto alla 112° presenza col Grifone, oppure due giocatori scuola Juventus come il classe 2002 De Winter, autore della rete dell’uno a zero, e Miretti, classe 2003 in crescita di condizione e prestazioni, ce ne sono almeno due che sono diventati risorse della prima squadra partendo lontano dai riflettori.

In primo luogo Patrizio Masini, classe 2001, ormai pienamente inserto nelle rotazione a centrocampo del Genoa e pienamente coinvolto nel mondo rossoblù, che ha conosciuto fino dalla tenerissima età. Della sua storia abbiamo parlato e vi invitiamo a rileggerla QUI.

In secondo luogo non ci si deve dimenticare di Lior Kassa, centrocampista classe 2005 arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto dal Maccabi Haifa. Compirà vent’anni il prossimo settembre, ma è già stato inserito diverse volte a gara in corso da Vieira. Ieri sera, su un campo pesante e in una sfida crocevia per la salvezza, la prima da titolare in un ruolo ibrido tra il centrocampo e l’ala destra.

Per 55′ di gioco il centrocampista israeliano ha dato il suo contributo mostrando ampi margini di crescita, ma senza dubbio un’ottima personalità palla al piede. Quella stessa personalità mostrata nell’inizio azione del gol di Frendrup nella sfida col Parma, dove gestì un pallone sulla destra aprendo poi il gioco sulla sinistra per Martin.

Come sottolineato anche nell’editoriale di questa mattina, peraltro, il Genoa aveva in panchina anche due classe 2006, Ekhator e Venturino. E non appena recupereranno la migliore condizione a questo elenco di gioventù rossoblù si aggiungeranno anche Otoa, difensore danese classe 2004, e Ahanor, classe 2008 che esordì con la Juventus. Sta nascendo un Genoa giovane, con un centrocampo anni Duemila che può ben abbinarsi con l’esperienza di un regista come Badelj o di un incursore, sempre pronto a battagliare, come Thorsby.


Genoa, presenza numero 50 per Thorsby. Sabelli a -4 dalla centesima