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Serie A, il Protocollo VAR integrale. Ecco cosa dice

Foto TanoPress

Come promesso nell’editoriale pubblicato ieri, oggi vi proponiamo il testo integrale del Protocollo VAR. Dispiace farvi perdere tempo nel leggerlo perché in ogni partita si rimane delusi, ma se lo si legge in modo approfondito si è pronti ad affrontare ogni gara, come talvolta non succede ad alcuni addetti ai lavori che lo sciorinano a proprio uso e consumo.

PROTOCOLLO VAR INTEGRALE

Il protocollo VAR, per quanto possibile, è conforme ai principi e alla filosofia delle Regole del Gioco. L’utilizzo dei VAR (Video Assistant Referees) è consentito solo se l’organizzatore della gara / competizione ha soddisfatto interamente i requisiti del “Programma di assistenza e approvazione per l’implementazione del VAR” (IAAP) stabiliti nei documenti dell’IAAP della FIFA e ha ricevuto l’autorizzazione scritta dalla FIFA. 1. PRINCIPI L’utilizzo dei VAR in gare di calcio è vincolato a una serie di principi, che devono essere applicati in ogni gara in cui è previsto l’utilizzo dei VAR.

1. Un VAR è un ufficiale di gara, con accesso indipendente ai filmati della gara, che può assistere l’arbitro soltanto in caso di “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a: a. rete segnata / non segnata b. calcio di rigore / non calcio di rigore c. espulsione diretta (non seconda ammonizione) d. scambio d’identità (quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato)

2. L’arbitro deve sempre prendere una decisione, ciò vuol dire che all’arbitro non è consentito omettere una decisione e poi utilizzare il VAR per assumerla; la decisione di consentire al gioco di proseguire dopo una presunta infrazione può sempre essere riesaminata.

3. La decisione iniziale assunta dall’arbitro non sarà modificata a meno che la revisione video non mostri palesemente che la decisione era un “chiaro ed evidente errore”.

4. Solo l’arbitro può iniziare una “revisione”; il VAR (e gli altri ufficiali di gara) possono solo raccomandare una “revisione” all’arbitro.

5. La decisione finale viene sempre presa dall’arbitro, o in base alle informazioni del VAR o dopo che l’arbitro ha intrapreso una “revisione sul campo” (OFR = On Field Review).

6. Non c’è un limite di tempo per il processo di revisione poiché l’accuratezza della decisione è più importante della rapidità nel prenderla.

7. Quando una decisione viene riesaminata, i calciatori e i dirigenti non devono circondare l’arbitro o tentare di influenzare il processo di revisione o la decisione finale.

8. L’arbitro deve rimanere “visibile” durante il processo di revisione per garantire trasparenza.

9. Se il gioco prosegue dopo un episodio che poi viene riesaminato, qualsiasi provvedimento disciplinare assunto / dovuto durante il periodo susseguente | 151 l’episodio non viene annullato, anche se la decisione iniziale viene cambiata (tranne il caso di un’ammonizione o un’espulsione comminata per aver interrotto o interferito con un attacco promettente o un DOGSO).

10. Se il gioco è stato ripreso, l’arbitro non può effettuare una “revisione” tranne che per un caso di scambio d’identità o per una potenziale infrazione da espulsione relativa a condotta violenta, all’atto di sputare, mordere o all’agire in modo estremamente offensivo e/o ingiurioso.

11. Il periodo di gioco che può essere rivisto prima e dopo un episodio è determinato dalle Regole del Gioco e dal protocollo VAR.

12. Poiché il VAR controllerà automaticamente ogni situazione / decisione, non vi è necessità che gli allenatori o i calciatori richiedano una “revisione”.

DECISIONI / EPISODI REVISIONABILI CHE CAMBIANO LA GARA

L’arbitro può ricevere assistenza dal VAR solo in relazione a quattro categorie di decisioni / episodi che possono influenzare l’esito finale di una gara. In tutte queste situazioni, il VAR viene utilizzato solo dopo che l’arbitro ha preso una (prima / iniziale) decisione (compreso lasciar proseguire il gioco), o se un episodio grave non viene visto dagli ufficiali di gara. La decisione iniziale dell’arbitro non sarà cambiata a meno che non ci sia un “chiaro ed evidente errore” (questo include qualsiasi decisione assunta dall’arbitro sulla base di informazioni ricevute da un altro ufficiale di gara, ad esempio: il fuorigioco). Le categorie di decisioni / episodi che possono essere riviste nel caso di un potenziale “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” sono:

a. Rete segnata / non segnata

• infrazione della squadra attaccante nel costruire l’azione che ha portato alla segnatura o nel segnare la rete (fallo di mano, fallo, fuorigioco, ecc.)

• pallone non in gioco prima della segnatura

• decisione su “rete segnata / non segnata”

• infrazione del portiere e/o del calciatore che esegue un calcio di rigore o ingresso in area prima dell’esecuzione di un calcio di rigore da parte di un attaccante o difensore che viene poi direttamente coinvolto nel gioco se il pallone rimbalza da palo, traversa o portiere

b. Calcio di rigore / non calcio di rigore

• infrazione della squadra attaccante nel costruire l’azione che si conclude con l’episodio del calcio di rigore (fallo di mano, fallo, fuorigioco, ecc.)

• pallone non in gioco prima dell’episodio

• posizione dell’infrazione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore)

• calcio di rigore erroneamente assegnato

• infrazione da calcio di rigore non punita.

c. Espulsioni dirette (non seconda ammonizione)

• DOGSO (in particolare il punto dell’infrazione e la posizione degli altri calciatori)

• grave fallo di gioco (o contrasto imprudente)

• condotta violenta, mordere o sputare

• agire in modo offensivo e/o ingiurioso d. Scambio d’identità (cartellino rosso o giallo) Se l’arbitro punisce un’infrazione e poi ammonisce / espelle il calciatore sbagliato, l’identità del reo può essere riesaminata; l’infrazione in sé non può essere oggetto di revisione a meno che non si riferisca a una rete, un episodio da calcio di rigore o un cartellino rosso “diretto”

ASPETTI PRATICI

L’utilizzo dei VAR durante una gara comporta le seguenti modalità pratiche:

• Il VAR guarda la gara nella sala operativa video assistito da uno o più AVAR (Assistant VAR)

• A seconda del numero di angolazioni delle telecamere e di altre considerazioni può essere prevista la presenza di più di un AVAR e uno o più operatori video

• Solo le persone autorizzate possono entrare nella sala operativa video o comunicare con VAR / AVAR / operatore video durante la gara

• Il VAR ha accesso indipendente e controllo dei replay delle riprese televisive

• Il VAR è collegato al sistema di comunicazione utilizzato dagli ufficiali di gara e può ascoltare tutto ciò che dicono; il VAR può solo parlare con l’arbitro premendo un pulsante (per evitare che l’arbitro venga distratto da conversazioni nella sala operativa video)

• Se il VAR è occupato con un “controllo” o una “revisione”, l’AVAR può parlare con l’arbitro soprattutto se il gioco deve essere interrotto o per assicurare che non venga ripreso

• Se l’arbitro decide di vedere il filmato, il VAR selezionerà l’inquadratura migliore e la velocità del replay; l’arbitro può richiedere ulteriori inquadrature / velocità 4. PROCEDURE Decisione iniziale

• L’arbitro e gli altri ufficiali di gara devono sempre prendere una decisione iniziale (compreso qualsiasi provvedimento disciplinare) come se non ci fosse il VAR (tranne per un episodio non visto)

• All’arbitro e agli altri ufficiali di gara non è consentito non assumere una decisione poiché ciò darebbe vita a un arbitraggio “debole / indeciso”, a troppe “revisioni” e a problemi seri se ci dovesse essere un guasto alla tecnologia

• L’arbitro è l’unica persona che può prendere la decisione finale; il VAR ha lo stesso status degli altri ufficiali di gara e può solo assistere l’arbitro

• Ritardare una segnalazione con la bandierina o un fischio per un’infrazione è ammesso solo in una situazione di attacco molto chiara quando un calciatore sta per segnare una rete o corre indisturbato dentro / verso l’area di rigore avversaria

• Se un assistente ritarda una segnalazione per un’infrazione, dovrà alzare la bandierina se poi la squadra attaccante segna una rete, le viene assegnato un calcio di rigore, un calcio di punizione, un calcio d’angolo o una rimessa dalla linea laterale o se conserva il possesso del pallone dopo che l’attacco iniziale è terminato; in tutte le altre situazioni, l’assistente dovrà decidere se alzare la bandierina o no, in base alle esigenze della gara.

CONTROLLO

DECISIONE FINALE

VAR, AVAR o operatore video impossibilitato a svolgere il proprio compito La Regola 6 – Gli altri ufficiali di gara prescrive: “Il regolamento della competizione deve stabilire chiaramente chi sostituisce un ufficiale di gara che è impossibilitato ad iniziare o proseguire la gara e tutti i conseguenti cambi”. Nelle gare che utilizzano i VAR, ciò si applica anche agli operatori video. Poiché sono necessari addestramento e qualifiche speciali per essere un ufficiale di gara al video / operatore video, i seguenti principi devono essere inclusi nel regolamento della competizione:

• Un VAR, AVAR o un operatore video che non è in grado di iniziare o continuare può essere sostituito solo da qualcuno qualificato per quel ruolo

• Se non è possibile trovare un sostituto qualificato per il VAR o l’operatore video*, la gara deve essere iniziata / proseguire senza l’utilizzo di VAR

• Se non è possibile trovare un sostituto qualificato per l’AVAR*, la gara deve essere iniziata / proseguire senza l’utilizzo di VAR a meno che, in circostanze eccezionali, entrambe le squadre concordino per iscritto che la gara può essere iniziata / proseguire solo con il VAR e l’operatore video * Questo non si applica se è presente più di un AVAR / operatore video.

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