Alla 25° giornata di campionato ennesimo fallimento interista nel tentativo di superare il Napoli in classifica. Il Biscione sconfitto nel Derby d’Italia dalla Signora che tra le polemiche ha vinto la quarta gara consecutiva. La Roma illuminata da Soulè cerca l’Europa, la Lazio ferma il Napoli senza il centravanti titolare. Il Ciuccio non raglia in attacco e fa fatica. La Fiorentina fatta viola dai giovani del Como, il Bologna vince con il Torino con una gara da recuperare e con il Milan insegue il quinto posto. In fondo alla classifica respirano Cagliari, Como, Lecce. In apnea Parma e Empoli. Genoa-Venezia in campo stasera alle 20.45.
Giornata positiva per gli arbitri, sono usciti i migliori sulla carta. Le polemiche sul VAR continuano. Il calcio non è più delle persone: una domenica danno un rigore, l’altra sempre nelle stesse condizioni lo negano. Il rigore una volta era la massima punizione, in particolare se impedivi al calciatore di tirare in porta. Tutto comportava la volontarietà nel commettere il fallo di mano o di piede, adesso non è più così.
Bologna-Torino 3 a 2. Gara pirotecnica in Emilia che fa felice Italiano, il quale si avvicina alla zona calda della Champions. Il pareggio poteva essere più giusto, ma il Toro dopo aver sprecato molto ha subito un’autorete di Biraghi appena entrato. Come sempre con i granata di mezzo le gare si perdono nei tempi di recupero oppure si lamentano dell’operato dell’arbitro tramite la stampa del padrone.
Atalanta-Cagliari 0 a 0. Altro scialbo zero a zero della Dea contro il Cagliari. Non è da Gasperini. La Dea sta pagando i tanti impegni: giocare su tre fronti non è mai stato facile per nessuno. Formazione orobica con la testa per non uscire dalla Champions con il Brugge. L’Atalanta ha fatto la partita con il possesso, Nicola in modo intelligente si è difeso ma dopo ha anche cercato di portare sull’isola tre punti d’oro.
Lazio-Napoli 2 a 2. L’Aquila ferma il Ciuccio e dopo 25 giornate di campionato Conte deve appellarsi alla Juventus per non perdere il primato in classifica. Bella partita, con gol, all’Olimpico di Roma, vibrante sul piano emotivo. Zaccagni illumina con gol e assist, il Napoli patisce in fase di possesso anche se ritorna al gol Raspadori. La mancanza di Kvara comincia a pesare.
Milan-Verona 1 a 0. Questa volta fatale è stato San Siro per il Verona. I veneti hanno accettato un primo tempo soporifero e dopo sono dovuti soccombere ai cambi del Diavolo. Jimenez al posto di Walker stanco e poi Leao per Sottil. Leao ha creato il gol e Gimenez ha fatto il primo a San Siro. Il Diavolo vince una partita sporca, il Verona perde una partita non pulita e imbratta ancor di più la classifica.
Fiorentina-Como 0 a 2. È andato di traverso il pranzo calcistico della venticinquesima giornata di campionato ai tifosi della Viola. Non ha influito l’assenza di Kean, considerato quanti pochi palloni hanno costruito , eccetto nei primi dieci minuti di gioco. per superare i lariani. Palladino, nell’abbondanza della rosa, non sguazza e torna al 4-2-3-1 senza idee. Mette dentro Fagioli, fuori ruolo da trequartista, e Zaniolo prima punta. Neanche i cambi ad inizio ripresa con Albert per Zaniolo e Colpani per Cataldi hanno avuto effetto. Albert dopo 20’ si è di nuovo infortunato. Il Como ha capito la musica stonata di Palladino e ha preso l’iniziativa sfiorando altri gol oltre ai due realizzati in contropiede. Lariani messi in campo bene e con gli acquisti milionari di gennaio non hanno mai rischiato nulla. Tre punti d’oro per Fabregas per uscire dalle sabbie mobili della classifica.
Monza-Lecce 0 a 0. Partita scialba tra i lombardi e i pugliesi. Il punto non può illudere Nesta al suo ritorno in panchina vista la scialba partita giocata. Considerati i risultati negativi di Empoli e Verona poteva essere l’occasione giusta, vincendo, di sperare di giocarsi la salvezza. Giampaolo più in salute rispetto agli avversari si è accontentato del punto muovendo la classifica.
Udinese-Empoli 3 a 0. Friulani quasi salvi, anche se non matematicamente. Vittoria importante con 13 punti sulla zona salvezza. Crisi profonda per l’Empoli ottava sconfitta nelle ultime 10 gare. Vittoria meritata di Runjaic che ha giocato, corso e creato occasioni da gol. Da rivedere la fase difensiva. In sala stampa shock calcistico per i presenti quando D’Aversa dice: “se continuiamo così ci salviamo senza problemi”. Un film già visto con il tecnico toscano: partenze nei campionato al fulmicotone e arrivi con le gomme sgonfie.
Parma-Roma 0 a 1. Terzo successo consecutivo per i giallorossi in trasferta, nono risultato utile consecutivo positivo per i giallorossi. I Ducali di Pecchia invece trovano l’ennesimo KO, il quarto consecutivo e restano al terzultimo posto in classifica. È bastata una punizione DI Soulè e il cartellino rosso a Leoni al 31’ del primo tempo per mettere in crisi gli emiliani e far controllare la gara a Ranieri e compagnia. Protagonista il Protocollo VAR: l’arbitro Chiffi fischia il calcio di rigore, il direttore di gara assegna la massima punizione e ammonisce il parmense. Per chiara occasione da gol il VAR lo corregge perché il fallo non è avvenuto dentro l’area e il cartellino giallo si è trasformato in rosso per il giovane Leoni. Chiffi ha dovuto applicare il DOGSO inventato dal protocollo VAR per aver negato una evidente opportunità di segnare una rete con intervento da fuori area. Cartellino giallo per il DOGSO se il fallo avviene dentro l’area di rigore più massima punizione. Per l’ennesima volta il DOGSO farà discutere comportando a volte situazioni chiare, ma molto spesso complesse.
Juventus-Inter 1 a 0. Sgambetto della Signora all’Inter che per l’ennesima volta non è riuscita a superare il Napoli in classifica. Inzaghi si dispera: fallito il sorpasso con la Fiorentina e la Juventus in quindici giorni pur avendo il Ciuccio pareggiato tre gare consecutive. L’Inter del primo tempo pensava di farcela, dopo i soliti cambi non precisi di Inzaghi hanno fatto la differenza in negativo rispetto a quelli di Thiago Motta e il secondo tempo ha sofferto. Thiago Motta contento è saltato in panchina al gol convinto che la squadra abbia fatto la partita che doveva e voleva fare.
Per il commento a Genoa-Venezia leggete l’editoriale di domani mattina.