Dopo il successo ottenuto in casa contro l’Udinese che consente ai Grifoncini di ottenere la terza vittoria consecutiva, Jacopo Sbravati, tecnico del Genoa Primavera, ha commentato la partita ai nostri microfoni:

I ragazzi sono stati bravi, onestamente la partita è stata condotta bene dal primo all’ultimo minuto. Non era semplice sbloccarla e affrontare un avversario che in tutte le sue uscire è sempre rimasto in partita, l’ultima con l’Inter perdendo 3-1 o 4-1 solo nei minuti finali e andando sul doppio vantaggio a Vinovo con la Juventus tre settimane fa. È una squadra, quindi, che ha organizzazione e che la classifica penalizza un po’ troppo. Oggi avevamo fuori un po’ di ragazzi, chi per squalifica e chi perché si porta ancora dietro qualche acciacco o infortunio. Chi ha giocato ha fatto davvero una partita eccellente, bene nei meccanismi dal punto di vista emotivo, tecnico e tattico. Sono stati bravi.

Dal campo la percezione è che sia stata gestita bene dall’inizio, creando parecchie occasioni per andare in vantando e trovando forse il gol con un pizzico di ritardo. Lo avremmo meritato prima. Onestamente nel primo tempo 1-0 era un risultato un po’ stretto. Nella ripresa sapevamo che loro, quantomeno il primo quarto d’ora, avrebbero provato a pareggiarla e, infatti, hanno creato un paio di pericolo su cui abbiamo però difeso bene, con l’essenza che ci vuole per difendere, soprattutto individualmente, per poi trovare terzo e quarto gol una volta trovato il secondo”.

Vittorie, pareggi, sconfitte, ma nei suoi ragazzi abbiamo sempre visto lo stesso atteggiamento e la stessa carica. È una cosa importante…

Assolutamente. Anche quella è una cosa che si può allenare e migliorare. Tutto passa attraverso il lavoro che facciamo settimanalmente e loro lavorano sempre con grande spirito, con una disponibilità davvero incredibile e non così scontata tra 17enni e 19enni. È figlia di una cultura del lavoro che arriva dal loro percorso negli anni precedenti e dai tecnici che hanno fatto capire loro le giuste priorità. Da questo punto di vista noi li troviamo pronti ed è un piacere lavorare con loro. Se poi arrivano queste partite e questi risultati – che non sono l’unica cosa che conta, anzi forse sono l’ultima cosa che conta – è perché c’è un lavoro settimanale curato individualmente e c’è tanto lavoro su quelli che sono i principi”.

I calciatori che negli ultimi mesi sono passati alla prima squadra sono stati sostituiti molto bene da giocatori come Nuredini, Grossi, Contarini che stanno crescendo. Penso che questo sia merito tuo, del tuo staff e di tutto il gruppo di lavoro. É una bella soddisfazione?

È una bella soddisfazione, per noi è la cosa più importante vedere che questi ragazzi hanno avuto l’opportunità di andare in prima squadra e di essere protagonisti. È la prima cosa per la quale lavoriamo. Poi è importante vedere ragazzi come Nuredini, che avete citato, ma anche Grossi o altri che hanno avuto un po’ meno spazio. Ci sono delle tappe da rispettare: pensiamo che con Joi, e come con lui anche con altri, siano stati fatti i passi giusti. Tutti quelli che seguono i ragazzi sono protagonisti non solo dal punto di vista dei gol, ma anche dal punto di vista tecnico, tattico, fisico. Questo ci dà soddisfazione, lavorare sul miglioramento individuale, che è poi quello che ti porta a fare questi risultati”.

A conferma del grande lavoro svolto da tutto lo staff in questa stagione, si segnala la convocazione di Contarini in Italia Under 18 (in attesa dell’ufficialità), oltre che quella di Gibertini – che in stagione ha già esordito in Primavera – che insieme a Costoli sta vestendo in questi giorni la maglia dell’Italia Under 17.


Primavera 1 | Genoa 4-0 Udinese, i Grifoncini stendono i friulani e trovano la terza vittoria di fila