Al termine della sfida persa in rimonta contro la Lazio, il tecnico del Genoa Primavera, Jacopo Sbravati, ha commentato la gara ai nostri microfoni. Diventa difficile accettare questo esito perché i ragazzi avrebbero meritato un risultato diverso, se vogliamo dare importanza al risultato, ma voglio dare importanza alla prestazione di questi ragazzi e all’approccio e alla gestione della partita – esordisce il tecnico rossoblù – Era una partita di alto livello, molto simile al calcio dei grandi, ad una partita di Serie C, con un avversario “anziano” e molto fisico. Era una partita dei grandi, a tutti gli effetti. Siamo stati all’altezza, molto all’altezza, sia in fase di possesso che di non possesso, tenendo botta su tanti duelli che inizialmente potevano sembrare perdenti per differenza strutturale in alcuni. Al contrario, per determinazione, attenzione, volontà hanno fatto sì che fossimo superiori in molti duelli in campo. Siamo andati in vantaggio, ma non voglio neanche accennare al discorso pali e traverse perchè se le abbiamo prese vuol dire che potevamo essere più precisi. Sicuramente è importante sottolineare che si siano create e che ci sia stata continuità con le partite precedenti nella prestazione. Se guardiamo al risultato, non siamo gratificati: vorrà dire che andremo a Monza a riprenderci tutto con gli interessi”. 

Sull’ultimo calcio d’angolo stava chiedendo a qualcun altro di abbassarsi per paura del contropiede, ma non è stato fatto…

“Si provava ad accendere la lampadina. Ho detto loro che questa cosa può essere un’opportunità: se tra qualche mese ci giochiamo di nuovo una gara del genere, con un avversario del genere e ci ricapita un corner così, questa deve essere un’opportunità per loro di alzare il livello agonistico e di attenzione. Era più decisivo stare attenti a non prendere la ripartenza che fare gol. Voglio però sottolineare la volontà che hanno avuto di provare a vincere, andando a saltare per fare gol. Voglio anche sottolineare che, oltre a non essere stati molto bravi noi a posizionarci, c’è stata una discesa pazzesca di Milani, cui faccio i complimenti. Ha fatto tutto in velocità concludendo con un tiro clamoroso. C’è anche merito di Milani. Spero che nascano opportunità da questi errori”. 

Milani due tiri, due gol. Nuredini quattro tiri, due traverse, un palo e un gol…

“Al netto delle occasioni, il risultato sarebbe stato diverso per quello che si è visto. Prendimi come opportunità le cose che possiamo migliorare. Ora andiamo a Monza. La cosa importante è vedere sempre prestazioni individuali di questo livello: quando si sottolineano quando si vince, vanno sottolineate anche quando il risultato non ti gratifica. Vedo tanti giocatori migliorare e crescere caratterialmente e tecnicamente e questa è la cosa importante. Se quella è la cosa che conta, siamo ancora in corsa per tutto. Non dovessimo farcela, è comunque un percorso importante quello fatto”. 

A parte le prime due, ormai è un campionato molto livellato questa Primavera 1…

“Assolutamente. Oggi l’Udinese ha addirittura battuto il Monza, quando tre giorni fa sembravano in grande difficoltà. Sono contento per loro, lo avevo anche detto al mister che c’erano buoni segnali. Si possono vincere e perdere tutte le partite. Ma, davvero, non è questa la cosa più importante: io e lo staff siamo soddisfatti di quanto fatto oggi dai ragazzi. Hanno dato continuità nella prestazione e nelle prestazioni individuali. Raccoglieremo altro da un’altra parte, non è un problema”. 

Vedere Ekhator e Venturino in campo con l’Inter e poi convocati con l’Under 19 azzurra e vedere la formazione di oggi, con tanti giocatori della cantera e liguri, è una soddisfazione…

“Più della metà. E c’erano anche quattro 2007 titolari e ci piace sottolinearlo quando è così. Questo deve gratificare i ragazzi che se la giocano alla pari anche con due anni di scarto. Tanti ragazzi dei primi undici di oggi – ma anche entrati – sono cresciuti nel vivaio. Si lavora per questo. Sono figli del Genoa e del lavoro degli allenatori”.