Amara la Nations League per Spalletti e gli Azzurri. Dopo aver dominato il palleggio tedesco nel primo tempo con Tonali e Barella in cattedra non solo per l’azione del gol frutto dei dettami del ct, il cambio fascia e profondità, ma anche perché in vantaggio hanno sprecato gol facili per il raddoppio.
Al riposo in vantaggio, l’Italia è andata subito in balìa dei cambi tedeschi conditi da errori difensivi con i centrali, Bastoni su tutti, che si sono fatti buggerare dal subentrante Kleindiemnst. Pareggio teutonico e Spalletti ha dovuto pensare ad una fase difensiva pronta a difendere e non solo attaccare.
Gol che ha trasformato la Germania, capace di raddoppiare su calcio d’angolo, con Donnarumma che aveva fatto pace con San Siro che stecca sul più bello. I cambi di Spalletti con Maldini per Raspadori e Lucca per Kean, con i centrali azzurri all’assalto nel finale, hanno creato occasioni, come detto in precedenza: se ne contano almeno cinque nei 90’ di gioco più recuperi.
Le assenze di Cambiaso e Dimarco, specialmente a sinistra con Udogie fuori giri e con la sostituzione di Politano, bravo quando serviva in fase difensiva (con Bellanova che ha sbagliato appoggi semplici nelle ripartenze), non hanno portato benefici. Durante la gara perso anche Calafiori per infortunio.
Spalletti alla fine: “Sappiamo dove sbagliamo, in Germania domenica andiamo a giocarcela“. È l’augurio di tutti. Importante che, se dovesse succedere, non si debba vivere nell’illusione di essere al top. Dovrà lavorare tanto il commissario e cercare anche difensori e non solo esterni e trequartisti.