Nell’intervista di Sky Sport a Ruslan Malinovskyi si è parlato di vari argomenti, a partire dalla Juventus che sarà la prossima avversaria del Genoa fino ad arrivare all’emozione di essere tornato in campo incidendo subito con due assist preziosissimi.
“Sono molto contento: ho aspettato questo momento in questi cinque mesi e mezzo. Era un obiettivo di tornare a livello di giocare in queste partite. Sicuramente i primi due mesi c’erano grandi sofferenze, perché non è facile. Non devi mollare, devi fare il tuo lavoro e aspettare per la tua possibilità di giocare. Di Venezia non mi ricordo tantissimo, perché era un momento difficile, c’era un po’ di panico. Sicuramente l’ultima partita è stata impressionante. Ti toccano dentro queste cose, quel gesto dei tifosi è stato meraviglioso. Posso solo dire grazie per il sostegno che mi hanno dato in questi mesi”.
“Ero felice dopo la partita – prosegue Malinovskyi – Ogni giocatore deve usare i suoi punti forti sul campo. Sicuramente Fabio Miretti ha fatto due grandi movimenti. Il secondo gol che ha fatto, mi ricorda tanto quello che ho fatto all’Atalanta. Voglio stare bene, non avere problemi, giocare a calcio. Pensavo di tornare e fare delle prestazioni. Voglio tornare ad essere continuo”.
E com’è il rapporto di Malinovskyi con Vieira, da centrocampista a centrocampista? “Devi andare forte e giocare veloce – chiosa il centrocampista ucraino – Se giochi lento, sarà difficile fare gol e attaccare. È importante come lavori e come difendi. E l’ultimo aspetto è sicuramente l’aggressività, Come leggi la partita, come difendi, come pressi, qual è la tua posizione quando hai la palla, come tieni il centrocampo solido senza lasciare buchi e dare spazio all’avversario”.
“Non c’è un giocatore importante quanto la squadra – esordisce Malinovskyi nel rispondere alla domanda sulla prossima partita, che vedrà il Genoa pieno di assenze, ma con un Ruslan in più – Tutti i giocatori li puoi cambiare. La prima cosa è la prestazione della squadra. Sicuramente sarà difficile la partita contro la Juve perché dopo queste due partite che hanno perso possono fare due cose. Possono essere arrabbiati, giocano a casa e vogliono vincere. Può essere che vadano giù dal punto di vista mentale, ma in ogni caso dovremo essere al 100% perché lì dovremo giocare la migliore partita per prendere qualcosa”.