Dopo la vittoria nella finale della 75° Viareggio Cup (clicca QUI per leggere la cronaca del match), Lorenzo Colonnese, difensore e capitano del Genoa che ha vinto anche il premio di miglior giocatore della competizione, ha parlato ai nostri microfoni. Le sue parole:

Avevamo tuo papà vicino sugli spalti. Finita la partita, ci siamo guardati e ci siamo detti che questa squadra non muore mai. E lo chiedo a te che tra l’altro hai giocato tutte le partite di questo Viareggio, tutte 90 minuti e quindi dovresti averle nelle gambe. Intanto dai, partiamo da qui anche dall’emozione di questo successo…

“No, non muore mai perché è una squadra che ha un carisma incredibile, una tenacia, una voglia e una resistenza davvero di lottare fino all’ultimo pallone, di lottare per difendere un risultato che oggi valeva oro. È un’emozione incredibile vincere questo torneo. Per me personalmente anche perché da piccolino venivo qui, come c’erano tanti altri bambini oggi, per vedere appunto le partite del Viareggio ed era un’emozione unica. Oggi vincerlo e vincere anche il Golden Boy è appunto un’emozione doppia“.

Hai vinto il premio di miglior difensore del torneo e anche di migliore giocatore. Sei al Genoa da quattro anni e adesso hai la fascia di capitano al braccio. Che responsabilità è anche vincere un torneo così? Sei anche una guida per i tuoi compagni perché sei uno che al reparto riesce a dare sicurezza, parli tanto. È importante avere figure come te in squadra…

Intanto, grazie dei complimenti. È importante, è sicuramente una grande carica che ho acquisito. Ovviamente è un grande impegno anche oltre a tutto perché adesso insomma abbiamo alzato l’asticella e quindi vincere questo torneo ci consegue appunto tenere alta l’asticella per magari arrivare a giugno e trovare in mano qualcos’altro”.

Nove risultati utili consecutivi in campionato. Siete arrivati a questo torneo con questo trend e la migliore partenza dell’Under-18 da quando c’era l’Under-18, quindi avete anche una grossa responsabilità adesso…

“Assolutamente, il mantra è stato sempre quello della concretezza, dello stare lì sul pezzo sempre. Ovviamente anche grazie a mister Ruotolo che non è nuovo a queste esperienze e a queste caratteristiche. E quindi insomma sì, ci sono ancora tante cose ancora da fare ed è giusto sognare, bisogna sognare”.

Quello scudetto lì pesa?

“Lo scudetto pesa, anche averlo un po’ vissuto l’anno scorso, ovviamente come comprimario. Però essere lì è un’emozione assoluta. Quando si arriva a quei punti il cuore batte forte un po’ come oggi e quindi questo ci può dare una mano in futuro per ritrovarci lì a giugno“.

Lo chiedevo anche a Marconi e poi concludiamo. Oggi avete vinto anche sotto gli occhi del mister Viera e della società che era rappresentata qui anche dal direttore sportivo Ottolini. Credo un ulteriore bel messaggio che lanciate a tutto il mondo Genoa…

Certo, infatti ringraziamo la società, il mister che si è prestato poi a fare le foto, a festeggiare con noi. Davvero una persona fantastica e questo dà un grandissimo segnale per tutto il settore giovanile, per il Genoa, per i tifosi che c’erano, che sono venuti a darci una mano, a far sentire la loro presenza. Il mondo Genoa è tutto questo“.


Genoa vince la Viareggio Cup | Marconi: “Aspettavo da tanto questo gol. Emozione incredibile” – VIDEO