Alle ore 14, dalla sala stampa di Villa Rostan, mister Vieira è intervenuto in conferenza stampa per proiettarsi alla sfida Genoa–Udinese (clicca QUI per le parole di Kosta Runjaic).
Martedì ci portiamo dietro due cose dall’allenamento a porte aperte: il bagno di folla che vi ha sostenuto e i giocatori che stanno recuperando che sono apparsi quasi tutti in buone condizioni…
“Miretti si è allenato stamattina e farà parte del gruppo. Rientrano Messias, Vitinha, Otoa. Per noi è molto positivo perché prima di queste partite è importante avere tutta la squadra a disposizione. L’allenamento a porte aperte avremmo dovuto farlo prima, ma credo sia importante avere questa collaborazione coi tifosi. Ho sempre chiesto a loro di essere presenti, di stare al fianco della squadra. Abbiamo chiesto tantissimo loro ed era importante dare loro qualcosa indietro, avendoli all’allenamento. E mi è piaciuto tantissimo. Che minutaggio possono avere Messias e Vitinha? Importante aver questi due giocatore, oltre Ekuban ed Ekhator che stanno lavorando bene. Sono pronti a giocare e aiutare la squadra. Positivo avere scelta sul fronte offensivo”.
Su Otoa e quando lo si vedrà in campo, magari a gara in corso: “Sì sì, a gara in corso. È arrivato in un momento un po’ difficile, fisicamente non era pronto per giocare. Adesso sta lavorando davvero bene. Da oggi alle ultime partite di stagione lo vedremo sul campo“.
Che Udinese si aspetta?
“Un avversario molto fisico, con qualità individuale e con velocità. A Udine vincemmo due a zero: vero che il cartellino rosso preso da loro aveva facilitato un po’ la partita. Noi in casa nelle ultime gare abbiamo giocato veramente bene e proveremo a fare nuovamente il massimo. Facile non sarà perché partite facili, a questo livello, non ci sono. Dovremo essere molto concentrati, aggressivi e in grado di giocare con intensità”.
A Torino, una volta uscito Onana, avete forse perso un po’ di equilibrio. È quello che gli chiede di dare equilibrio al centrocampo? Lo potremo rivedere in quella posizione?
“È molto aggressivo, vince duelli a centrocampo. Ha avuto un piccolo problema all’adduttore, ieri si è allenato da solo, ma oggi si è allenato con la squadra. Vedremo domattina come si sente, ma sta crescendo fisicamente. Personalmente, sono rimasto contento della sua partita a Torino”.
L’obiettivo primario resta raggiungere quota 40, ma lo step successivo può essere fare punti con le squadre della parte sinistra della classifica?
“Abbiamo sempre voglia di fare un passo avanti sul nostro obiettivo, quello di rimanere in Serie A. Col Lecce si è fatto un passo avanti, ma tante sono le gare da giocare e non si è fatto ancora niente. Importante, per noi, essere sempre concentrati e lavorare sui dettagli per vincere partite e prendere punti. Non abbiamo perso il focus perché questa settimana abbiamo lavorato bene, concentrati. Siamo pronti domani a fare una grande partita”.
Su Masini e la sua crescita: “Sta crescendo come calciatore. Ricordo le sue prime partite: era molto timido sul campo. Ora è diventato un giocatore importante per noi. Gioca con più fiducia. È vero che nelle ultime settimane e negli ultimi mesi ha portato più competizione a centrocampo e io ne sono contento. Con Badelj, Onana, Frendrup, Kassa che può giocare in questa posizione, ci sono opzioni. Chiedo ai giocatori di rendermi difficili le scelte e Masini lo sta facendo”.
Da giocatore e allenatore è un leader. Con la Juventus abbiamo giocato veramente bene, ma è possibile che per una partita del genere si debba vedere per cinque giorni il racconto del gol (di Yildiz, ndr) – che è partito da Tudor su quella rimessa laterale – e non che il Genoa è solido, organizzato, ma che si perde sui diciotto metri?
“Ci sono due cose. La prima che, quando guardiamo bene le partite giocate contro le squadre della parte sinistra, abbiamo sempre combattuto bene. La seconda è che, alla fine, la partita la abbiamo persa. Significa che dobbiamo continuare a migliorare, lavorando sui dettagli che ti fanno vincere o perdere la partita. Bello avere questi complimenti sull’aver giocato bene contro la Juventus, ma alla fine punto non ne abbiamo presi e questo mi dà fastidio, soprattuto quando la squadra merita punti. Concentrazione e dettagli dobbiamo migliorarli, quando difendiamo dobbiamo essere più uniti. Il gol preso a Torino non mi ha fatto dormire la notte perché possiamo – e proveremo – a fare meglio sull’aspetto difensivo”.
Nell’ultima partita di allenamento ha colpito il centravanti con a fianco due ali. Si può ripetere per avere più cross e qualità?
“Quando sono arrivato, era soprattutto importante certe stabilità e identità di gioco. Le abbiamo create, ma ora siamo all’ultimo step, quello di lavorare sui dettagli per essere ancora più competitivi e forti come squadra, per vincere partite e prendere punti. Dobbiamo trovare il modo di creare di più e di mettere un attaccante in più o differenti profili di giocatori. Anche questo arriva col lavoro in allenamento”.
Ci racconti un po’ la sua Viareggio Cup, vinta dall’Under 18…
“Ho visto dei giovani, della nostra società, molto determinati a vincere. Mi è piaciuto lo spirito della squadra, la determinazione, come sono andati a cercare questa vittoria. Sull’aspetto della competitività hanno fatto vedere cose molto interessanti per il futuro”