Nell’attesa che da Salt Lake City arrivino novità sul gigante assicurativo americano A-Cap e gli Utah Insurers (nel marzo scorso sono stati richiesti una riorganizzazione con strumento concordatario e un provvedimento ingiuntivo temporaneo, ndr), è stata notizia di cronaca dello scorso 26 marzo il fatto che il Genoa abbia vinto una vertenza in Spagna e ottenuto il pignoramento delle azioni degli americani nel Siviglia, che rimanda a crediti a favore del Genoa per circa 12 milioni più 3,5 di interessi. A rilanciare la notizia in Italia era stato il Secolo XIX proprio la mattina del 26 marzo.
In Spagna la notizia circolava dal giorno precedente, tramite El Desmarque che rilanciava ABC Siviglia, e si leggeva: “Ancora una volta, la posizione del “pacchetto americano” che detiene tra il 12 e il 14% del capitale sarà fondamentale nella riunione straordinaria del Siviglia FC di questo giovedì. Tuttavia, il groviglio con queste azioni detenuto da Sevillistas Unidos 2020 mira a offrire molti più capitoli nel prossimo futuro. Non influenzerà il consiglio di giovedì, ma come riportato da ABC di Siviglia, le azioni di Sevillistas Unidos 2020 sono state sequestrate secondo una risoluzione del Tribunale di primo grado numero 42 di Madrid, datata 6 marzo. Tutto a causa di un reclamo presentato dal Genoa e dal suo nuovo proprietario, il rumeno Dan Sucu, proprietario del Rapid Bucarest. Quello genovese era un altro dei club controllati da 777 Partners ed è passato di mano lo scorso dicembre nel bel mezzo del crollo del fondo di investimento nordamericano. Oltre a queste azioni, i conti correnti sono stati pignorati fino a raggiungere una cifra che supera i 12 milioni di euro, a cui vanno aggiunti altri 3,5 a titolo di interessi“. In un passaggio dell’articolo si fa riferimento al fatto che queste azioni, nell’incedere delle difficoltà economiche di 777 Partners, sono poi passate ad A-Cap.
Oggi, legata anche a quella assemblea di giovedì 28 marzo a cui l’articolo del Desmarque faceva riferimento, c’è la notizia delle veementi contestazioni del pubblico del Siviglia verso il management del club, che il 28 marzo scorso aveva ribadito la propria gratitudine ad A-Cap. Di fatto una contestazione al management che è accusato di aver aggrovigliato e complicato il quadro societario nel club spagnolo.
Il 28 marzo, solamente due giorni dopo la notizia del successi della vertenza in Spagna, il club spagnolo aveva già in programma una attesissima Assemblea Generale per la destituzione del CdA e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Durante questa assemblea – dove A-Cap era rappresentata, come si legge, da Juan de Dios Crespo – si è rinnovato il duello tra Del Nido padre e Del Nido figlio e l’attuale Presidente José María del Nido Carrasco (lo “Junior” dei cori di questo pomeriggio a Siviglia che intonavano “Junior vete ya“, ndr) ha voluto evidenziare quanto segue: “la stabilità sia stata assicurata fino ad ora grazie all’accordo firmato dalle nostre famiglie storiche di azionisti nel 2019. Vorremmo esprimere la nostra gratitudine per la posizione adottata da ACAP, un’entità con un interesse significativo nella proprietà del club, che ha rafforzato questa stabilità sostenendo il consiglio di amministrazione nello sviluppo del piano strategico del club. Questo piano mira a stabilizzare la situazione finanziaria e riprendere la crescita“.
Nella nota, diffusa proprio dal club andaluso, si legge ancora: “Il sostegno di A-CAP è fondamentale per consolidare una base unita di azionisti attorno al progetto del club, che è essenziale per raggiungere gli obiettivi sportivi ed economici prefissati. Inoltre, il suo sostegno serve come incentivo per attirare altri azionisti che desiderano unirsi a questa maggioranza e rafforzare i piani del club“.
Dopo questi due passaggi, prima di arrivare a quanto accaduto oggi in Spagna, c’è il 2 aprile scorso con la nota dello Standard Liegi che apre ufficialmente alla transizione da A-Cap a nuovi investitori, con dichiarazioni congiunte del club e della stessa A-Cap per voce di uno dei membri dell’CdA del club (come accaduto settimane fa anche al Melbourne Victory, ndr). Nel comunicato, nella parte iniziale, si legge: “Lo Standard di Liegi e Advantage Capital Holdings (“A-CAP”) hanno il piacere di annunciare un accordo di principio che aprirà la strada al trasferimento degli interessi di A-CAP nel club, segnando così l’inizio di un nuovo capitolo. Dopo un processo di vendita approfondito e diversi mesi di trattative con le varie parti per determinare il miglior futuro possibile per il club, è stato possibile trovare una soluzione ottimale per il club e A-CAP attraverso un’iniziativa, condotta dall’attuale CEO del club, Giacomo Angelini, che coinvolgerà investitori locali. Consapevoli della legittima impazienza di tutte le parti interessate di vedere realizzato un progetto solido e duraturo a breve termine, A-CAP ritiene che questa nuova iniziativa porterà non solo le garanzie necessarie per una ripresa ottimale, ma anche una profonda comprensione dell’identità unica dello Standard e della sua importanza per la comunità di Liegi“.
Si arriva così alla strettissima attualità, ovvero la gara interna del Siviglia di questa domenica pomeriggio, la prima casalinga dopo l’ultima assemblea. Avversario l’Atletico Madrid, vittorioso per 2-1. La scena, tuttavia, se la sono presi la pesantissima contestazione verso il Presidente José María del Nido Carrasco e l’intero management del club, una risposta non solo all’andamento della squadra, ma anche ai recenti sviluppi societari. Le contestazioni, di cui si parla su tutti i quotidiani sportivi spagnoli, sono state veementi sia dentro che fuori dallo stadio “Sanchez Pizjuan”, come testimoniano le molte immagini in giro per il web.
Dall’America: nuovi aggiornamenti sul fronte A-Cap e 777 Partners