Nei giorni scorsi, prima della partenza in direzione Sicilia per il 61° Torneo delle Regioni, abbiamo intervistato il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Liguria, Giulio Ivaldi, che sarà presente anche in territorio siciliano per seguire le Rappresentative della Liguria, che parteciperà con quattro formazioni: Under 17, Under 19, Juniores e Under 23 Femminile. Il torneo, per chi arriverà fino alle fasi finali, si concluder il 18 aprile.
Qual è l’importanza di partecipare a questo torneo e che ambizioni avete?
“Intanto diciamo che questo è il Torneo delle Regioni calcio a 11, mentre poi ci sarà quello di calcio a 5, che disputeremo in Emilia-Romagna, a Cervia, a fine aprile. È un evento importante perché noi passiamo il testimone. L’anno scorso, nel 2024, l’abbiamo organizzato noi come Regione Liguria e quindi passiamo il testimone alla Sicilia e siamo molto contenti di poterlo fare.
Andiamo con quattro squadre, con i ragazzi dell’Under 15, dell’Under 17 e dell’Under 19, che due anni fa hanno vinto il titolo nazionale e poi ci hanno rappresentato a livello internazionale partecipando alla UEFA Regions Cup, che abbiamo organizzato qui nel Tigullio, nel mese di settembre scorso, assieme a Croazia, Malta e Romania. E poi andiamo giù con le ragazze che hanno sempre fatto una bellissima figura. Dovessimo valutare complessivamente come sono andate le cose, le femmine ci hanno sempre rappresentato e portato sempre più avanti nelle edizioni precedenti. Queste sono le nostre ambizioni. Prima di tutto che i ragazzi e le ragazze si divertano, che facciano un’esperienza che non sia solo di carattere sportivo, ma anche sociale.
Tenete conto che arriveranno in Sicilia oltre 2.100 calciatori e calciatrici, staff tecnici, eccetera. Quindi un grosso agglomerato di ragazzi e ragazze, un’esperienza che va al di là degli aspetti di campo, che sicuramente sono importanti, ma che ha molto di sociale. Le ambizioni sono quelle di fare la nostra bella figura, di essere corretti dal punto di vista sportivo e disciplinare e di fare il meglio possibile”.
Qual è la formula del torneo? Per raccontarla a chi magari la conosce meno. Noi l’anno scorso avevamo seguito il torneo delle regioni. Tra l’altro c’erano anche già giocatori che poi quest’anno ritroviamo nelle formazioni locali, come nel Genoa. Sono state anche un’occasione per vederli da vicino. Che format avrà?
“Le 20 regioni italiane sono divise in 5 gironi da quattro, dove si affrontano con un girone italiano di sola andata. Le prime più le migliori terze, quindi otto regioni, accendono poi ai quarti di finale, semifinali e finali che si svolgeranno il 18 di aprile nella zona di Taormina. Questa è la formula. È una vetrina per il nostro mondo. Molti ragazzi sono passati da questo torneo per poi giungere ai professionisti. Siamo molto contenti e speriamo che sia un’edizione che possa vederci protagonista. Ma ripeto: che lo sia certamente dal punto di vista tecnico, ma soprattutto dal punto di vista della rappresentanza ad alti livelli della Liguria come regione che sta avanzando dal punto di vista disciplinare e organizzativo”.
Può diventare anche una vetrina per mettere in mostra il lavoro che fate voi quotidianamente e farlo vedere a livello nazionale…
“Noi questa attività la iniziamo a ottobre, dopo che sono iniziati i campionati, dopo che abbiamo fatto tutto il percorso organizzativo delle iscrizioni, iniziano le prime raduni ad ottobre, siamo andati avanti fino ad adesso con un raduni ogni 15 giorni, anche perché non possiamo “disturbare” troppo il lavoro dei mister delle nostre società che hanno bisogno di lavorare. Quindi è un lavoro che ci sta alle spalle, è un mondo di tanti volontari, di tante persone che vengono a passarsi il loro tempo in queste attività, si divertono in queste attività come volontariato, e quindi sicuramente se noi riusciamo a far bene, vuol dire che abbiamo organizzato dal punto di vista, come vi ho detto prima, organizzativo, disciplinare, sportivo, vuol dire che abbiamo lavorato bene, che la nostra regione ha scelto persone giuste che hanno lavorato meravigliosamente”.
Ci può presentare chi saranno anche i tecnici che guideranno le squadre giù della Kermesse siciliana?
“Noi siamo molto tradizionalisti, stiamo andando avanti da diversi anni con un gruppo di tecnici che sono Gian Rusca per quel che riguarda l’attività dei più piccoli dell’Under 15, Rossi che è un tecnico di Savona per quel che riguarda gli allievi e Chiappucci che è un tecnico di la Spezia per quel che riguarda la Juniores. Sono due o tre anni che ci sono loro e ci conforta, al di là dei risultati. Chiappucci ha vinto due anni fa il titolo nazionale, ci conforta anche il fatto che le nostre rappresentative siano educate, presenti sul campo, vincano, perdano, ma soprattutto si mostrino serie e dimostrino una sportività importante. Nel femminile, poi, ci sarà il nostro storico allenatore da sempre, da quando sono qua io: è Ugo Maggi, che è anche il presidente provinciale degli allenatori di Genova e che da sempre ha fatto questo tipo di attività, nella quale abbiamo sempre avuto delle grandi soddisfazioni”.
E gli avversari chi saranno nel girone?
“Saremo con Molise, Puglia e Calabria. Tutti gli anni sono rappresentative che non si possono descrivere rispetto all’anno precedente. Sono regioni del Sud dove ci sono più numeri di società rispetto a noi, Calabria e Puglia, mentre il Molise ne ha qualcuna in meno di noi. Cercheremo di affrontarli e, soprattutto, di passare il primo turno per poterci almeno qualificare negli ottavi di finale in tutte le categorie”.