Dopo le parole a DAZN (clicca QUI per leggerle), il tecnico del Genoa, Patrick Vieira, è intervenuto anche in conferenza stampa. Queste le sue parole. La prima domanda è se la squadra non sia riuscita a controllare quei 5/6 minuti di stop per il lancio di fumogeni in campo (anche il portiere biancoceleste Mandas, in conferenza, ha detto di essere stato colpito e di aver sentito “calore”, ma ha poi ribadito di essere rimasto concentrato sulla gara, ndr) ai quali, poi, è seguita l’espulsione di Otoa alla ripresa del gioco. Questo momento non è stata la chiave della partita – sottolinea subito Vieira – L’esperienza della Lazio ha fatto la differenza nella gara di oggi. Non è quelll il perché abbiamo perso la partita. Il cartellino rosso ha cambiato la partita”. 

C’è stata una mancanza di fame, oltre che una differenza di livello, da parte della sua squadra?

“No, non credo. Sono sempre stato orgoglioso della squadra, da quando sono arrivato, e questa squadra ha sempre fatto vedere la voglia di competere. Anche nei momenti difficili avuti in questa gara, lo spirito era quello giusto. La differenza era la qualità della Lazio e il fatto del cartellino rosso. La gara la abbiamo iniziata bene, non la abbiamo sbloccata con le opportunità di Pinamonti, e alla fine il rosso ha avuto un impatto sulla partita. I miei giocatori, però, non sono mancati di fame. Quindi non sono d’accordo con la sua analisi”. 

Il futuro del Genoa è già oggi. Ha mandato dentro due 2004 dall’inizio e poi due classe 2006 a gara in corso…

“Sono giocatori per il futuro del club, con qualità. Devono però continuare a crescere e lavorare. Questa mancanza di esperienza, nel momento del rosso, ha fatto la differenza. Abbiamo talento, dobbiamo metterlo sul campo e crescere. Nel calcio si cresce quando si fanno errori. Noi abbiamo fiducia in questi giocatori, da Venturino a Ekhator ad Ahanor, che tornava da un lungo infortunio”. 

De Winter non è benissimo nell’occasione che ha portato al rosso? C’è un errore?

“Credo che Otoa avesse iniziato bene, giocando con personalità. Sul cartellino rosso mi dispiace, ma abbiamo mancato in aggressività con De Winter. Non ha difeso bene in quel momento e, quando è uscito, ha lasciato un buco tra Otoa e Vasquez. L’attaccante si è buttato dentro ed eravamo un po’ “naïf” nel difendere. Sono errori che fanno crescere”.

Su Venturino e Honest Ahanor: li rivedremo in campo?

“Giocano perché lo meritano. Stanno facendo bene in allenamento to, sono giovani e ne abbiamo visto la qualità. Abbiamo visto quella di Venturino, che punta e salta l’uomo. Deve ancora lavorare. Ahanor non giocava da tempo, ma ha diciassette anni. Anche lui è importante per il futuro. Lo stesso Ekhator è entrato benissimo: per noi sarà importante creare spazio per questi giovani”. 

È stato espulso a fine gara?

“Ho sentito anch’io questo. Non l’ho capito nemmeno io, attendo il referto arbitrale perché ancora non ho capito. Abbiamo parlato di calcio in generale e della partita, ma sempre con rispetto”. 

Sugli infortuni che hanno preceduto la gara e sui possibili recuperi per Como?

“Il rinvio della partita è stato difficile per noi. Abbiamo perso Matturro, Miretti, Ekuban e anche Zanoli, che era in panchina ma non poteva entrare. Miretti si dovrà fare operare lunedì: credo che per lui sia finita la stagione. Attendiamo per gli altri di vedere come va. Quando saranno pronti Malinovskyi e Cornet? Non lo so. Cornet sta lavorando, ma ancora non ha iniziato a lavorare con la squadra”.

Forse giocare subito, contro il Como, può essere l’occasione di mettere subito in campo la rabbia di questa gara…

“Oggi non è che abbiamo giocato senza rabbia. La abbiamo sempre avuta. Ho visto una squadra orgogliosa sul campo, ma la qualità avversaria ci ha messo in difficoltà. Non è questione di rabbia: hanno fatto la differenza qualità ed esperienza della Lazio. E soprattutto il rosso ha cambiato la partita. Dobbiamo accettare la Lazio fosse più forte”.

Mister Vieira, poi, ritorna sull’espulsione di Otoa e va più a fondo: “L’unica cosa da fare è accettare la decisione. L’espulsione è stata sicuramente una decisione molto difficile da accettare: se lo riguardiamo bene, vedo Otoa toccare prima la palla con Vasquez vicino. L’arbitro non ha preso tempo prima di estrarre il cartellino rosso. Purtroppo così è stato e dobbiamo accettarlo, continuando a giocare. Per quello dico che sono molto orgoglioso della squadra: abbiamo corso tanto e non abbiamo mollato. Anche la situazione di Thorsby, con l’opportunità di fare gol, ci ha visto non fare gol. Alla fine merita la Lazio, che ha vinto la partita. Loro lottano per la Champions League, noi per salvarci in Serie A. Si è vista la differenza di esperienza. Ma noi vogliamo arrivare a quel livello e vogliamo continuare a lavorare per fare passi avanti”.

Al di là dei numeri di modulo, la squadra messa in campo era perfetta con Vitinha vicino a Pinamonti, Norton-Cuffy sulla fascia laterale, il giovane Otoa messo su Zaccagni. 

“Ero molto contento di come avessimo iniziato la partita. Ero contento anche della posizione di Vitinha, molto importante nel suo posizionamento vicino a Pinamonti. Purtroppo il rosso ha cambiato totalmente la partita. Ci sono cose positive che possiamo prendere in vista della partita di Como”.

Su Otoa, che oggi era all’esordio. Lei ci ha lavorato molto, anche sulla testa. Cosa gli dirà?

“Fa parte dell’esperienza. Lui mentalmente è giocatore molto stabile e non c’è dubbio che tornerà ancora più forte. Sulla fiducia di allenatore e società, non vi sono dubbi. È giovane e lo abbiamo fatto venire qua per un progetto non di mesi, ma di anni. Per questo saremo sempre vicini a giocatori come Otoa. Fa parte dell’identità della società”.