Al termine della sfida di questo pomeriggio tra Como e Genoa, Aitor Unzuè, viceallenatore del Grifone, ha parlato ai microfoni di DAZN: “L’esordio in panchina? Mi sentivo un po’ strano, era la mia prima volta. Però abbiamo gestito bene la connessione e la comunicazione, l’importante era trasmettere le informazioni del mister ai giocatori e non abbiamo avuto difficoltà. Questo è andato bene“.
Avete iniziato molto bene, vi hanno messo in difficoltà con il passare dei minuti con gli esterni alti?
“Credo che soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto una partita molto interessante, mi ha impressionato in maniera positiva. Abbiamo faticato in alcune situazioni, sapevamo della qualità del Como in fase di possesso: è una squadra ben allenata, mi piace molto, mi piace anche Fabregas e i suoi automatismi. Nella prima parte abbiamo saltato bene la pressione e abbiamo recuperato alcuni palloni che ci hanno portato occasioni che avrebbero potuto far girare il pallone a nostro favore. Nel secondo tempo abbiamo fatto un po’ più di fatica e per loro è sembrato un po’ più facile, soprattutto in situazioni di loro contropiede piuttosto che in quelle di fase di possesso“.
Il gol nell’unico momento in cui Frendrup si è fatto trovare fuori posizione?
“Sì, in realtà quella non è stata l’unica situazione dove abbiamo perso un po’ della nostra struttura a centrocampo. Per noi è importante tenere uno o due giocatori dentro. Nel finale hanno avuto poi altre transizioni e avrebbero potuto fare altri gol. Credo che questo sia il motivo principale della sconfitta“.
Anche oggi tanti giovani in campo: quanti margini di crescita ci sono?
“Credo che bisogna dare confidenza ai giovani, abbiamo cambiato un po’ di cose rispetto alle scelte della partita contro la Lazio. Credo abbiano fatto un bel lavoro. Per esempio Ahanor viene da un lungo infortunio e ha lavorato bene. Siamo contenti del rendimento dei nostri giocatori“.
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