Al termine della partita, in zona mista, Kevin Agudelo si è soffermato ai microfoni di Buon Calcio a Tutti per commentare la prestazione del Genoa al termine della partita contro il Brescia, portata a casa dal Grifone nella seconda frazione di gioco grazie alle intuizioni di mister Thiago Motta, tra cui quella proprio del classe ’98 colombiano (clicca QUI per approfondire). Di seguito le dichiarazioni del giocatore rossoblu.

L’uomo della partita: in Primavera avevi fatto la tua partita, eri pronto per giocare 

“Si, sono molto felice per la mia prima partita e per il primo gol: è incredibile. È meraviglioso giocare in questo stadio, con tantissima gente. È un’emozione grandissima, sono molto felice”.

Siam collegati con il Sudamerica e c’è qualcuno che sta dicendo che sapevamo fosse forte: qualcuno addirittura dice che il Genoa sia diventata una squadra maschia 

“Fa parte del processo: vengo da un calcio differente, però piano piano mi sto adattando. Faccio allenamenti forti, mercoledì arriva la prossima partita (con la Juventus, ndr) e tocca allenarci tutti bene, forte”.

Hai mercato a uomo Tonali, fino a quel momento l’artefice del gioco, ed è sparito il Brescia. In tre mesi hai imparato anche un po’ di italiano

“Ho imparato un po’ di italiano. Il mister mi ha detto di mettermi uomo a uomo con il numero 4, Tonali, e l’ho fatto sempre. Dopo una palla recuperata da Pinamonti, io ho solo tirato ed è andata in rete”.

Sul suo soprannome (“Toto”, ndr):

“In Colombia mi chiamano ‘Toto’: non so come mai, ma nella mia famiglia mi chiamano ‘così, Toto”.


Genoa 3-1 Brescia, Agudelo pareggia. Poi Kouamè e Pandev infuocano il Ferraris