Il giocatore del Genoa, Paolo Ghiglione, è intervenuto ai microfoni di Radio Nostalgia e Buon Calcio a Tutti per commentare la partita del “Ferraris”, portata a cada dall’Udinese di Gotti nell’ultimo quarto d’ora di gioco (clicca QUI per leggere la cronaca). Di seguito le parole del centrocampista classe 1997.

 

Siamo fortunati ad avere te ai microfoni: il migliore in campo. Il Genoa ha sbagliato in pieno la partita: cos’è successo dopo i primi 10′?

“Secondo me siamo partiti bene, abbiamo fatto una buona mezz’ora ed eravamo in partita, poi dopo il gol ci siamo un po’ abbassati, è calata l’attenzione e abbiamo concesso due/tre occasioni all’Udinese: ciò in casa nostra non deve succedere. Poi volevamo vincerla, ci siamo un po’ sbilanciati in attacco e ci hanno punito”.

Era difficile giocare due contro cinque, con due che non hanno la predisposizione a fare i mediani di rottura: l’Udinese è arrivata prima su tutti i secondi palloni, tirava da fuori area, faceva tutto quello che voleva. Era la fase difensiva che non funzionava nel Genoa, ma non per difetto dei giocatori 

“L’Udinese è venuta qua con una squadra molto fisica, erano tanti sotto la linea della palla e poi giocavano in ripartenza avendo davanti un giocatore di qualità. Su questo ci hanno messo in difficoltà, però noi potevamo sicuramente fare un po’ meglio in attacco. Dobbiamo farci tutti un esame di coscienza perché non deve succedere questo in casa nostra.”

Tu sei sempre libero sulla corsia di destra, noi giochiamo sempre sulla sinistra attirando lì gli avversari: non ci sono mai cambi campo e si cerca sempre il triangolo. Perché? Tra l’altro si dovrebbe servire quello che crossa meglio di tutti in Europa…

“In effetti nel primo tempo abbiamo giocato un po’ di più sulla sinistra, però questo è una cosa della partita che non si può mai prevedere. Forse dovevamo essere più veloci a fare i cambi da sinistra a destra per mettere un po’ in difficolta la squadra avversaria. Dobbiamo lavorare meglio anche su questo aspetto: essere più veloci”.

Può convocare anche te Mancini: sei in tutte le classifiche europee, sei il terzino che crossa meglio di tutti. Te l’aspetti prima o dopo una sua convocazione?

“Non lo so, adesso penso al Genoa e a far bene qua. Per me è molto importante esser qui: ci tengo tantissimo, anche perché sono un ragazzo del settore giovanile. Voglio far bene e poi dopo le cose arrivano da sole”.

Ci siamo rimasti male: avevamo un’idea, un’identità di gioco e improvvisamente l’abbiamo vista sparire. Hai sentito quanto ha fischiato il “Ferraris”?

“Ho visto: questo ci fa male, però ci dà uno spirito in più per lavorare maggiormente in settimana e metterci quel qualcosa in più che ci è mancato. Siamo i primi a voler far meglio”.


Genoa 1-3 Udinese, friulani corsari al Ferraris. Grifone torna al passato ed esce tra i fischi