NOTIZIARIO – Alla 10ª giornata del campionato Primavera, il Genoa di Luca Chiappino cerca punti (con una partita ancora da recuperare) per restare incollato al trenino di testa, formato da Atalanta e Cagliari: se i nerazzurri hanno battuto ieri la Fiorentina, lunedì toccherà ai giovanissimi di Sardegna. cercare di salire a quota 25 punti. I Grifoncini inseguono a19. Al Biavati di Bologna si consumerà invece una partita che nel mese di marzo è stata l’ultimo atto del Torneo di Viareggio, alzato al cielo dai rossoblu emiliani grazie ad un pareggio raggiunto in pieno recupero e una vittoria alla lotteria dei rigori. Nel mezzo una promozione conquistata, quella del Bologna, ed una retrocessione scongiurata, quella del Genoa. Voglia di ripetersi e sapore di rivincita. Un centinaio di spettatori assiepati sugli spalti.
LA FORMAZIONE DEL GENOA – Vodisek; Piccardo, Piccardo (58′ Serpe), Raggio, Gasco; Masini, Rovella (86′ Besaggio), Verona Grönberg (58′ Eboa Ebongue); Zennaro (Bonavoglia 60′), Moro, Klimavicius (60′ Diakhaté). Allenatore: Luca Chiappino. A disposizione: Drago, Agostino, Tiago Gonçalves, Serpe, Dumbravanu, Vasco da Cunha, Ruggeri, Eboa Ebongue, Besaggio, Buonavoglia, Rancati, Diakhaté.
LA PARTITA – La partita comincia in sordina, cominciando a fare rumore man mano che ci si avvicina alla mezz’ora di gioco. Il primo giallo della partita è per Rovella, tornato dalla squalifica rimediata al Tre Fontane contro la Roma; Troise è costretto a correre ai ripari già al 27′, quando Khailoti si fa male e deve lasciare spazio a Boloca. Il cambio anticipa di pochi minuti il vantaggio del Bologna, che arriva su calcio di rigore dai piedi di Mazza. Vodisek aveva atterrato in area di rigore Cangiano, fra i più pericolosi nel 4-3-3 dei padroni di casa, ricevendo il secondo giallo della partita dal direttore di gara Paterna (sezione di Teramo). Al 36′ arriverà anche il terzo, questa volta sventolato in faccia a Zennaro. Il Genoa è meno in palla e rischia anche il colpo del raddoppio, che non arriva per questione di centimetri su uno spiovente deviato da Juwara, uno fra i giocatori più pericolosi segnalati da Chiappino alla vigilia.
Il secondo tempo si apre con una tripla, clamorosa, palla gol per i Grifoncini: Moro la tocca due volte da pochi passi ma viene fermato da Molla, poi ci prova Klimavicius trovando un’opposizione provvidenziale di Denis Portanova. All’ora di gioco dentro Eboa e Serpe, fuori il centrale difensivo Piccardo e lo svedese Oliver Verona Grönberg. Pochi minuti dopo altro tentato scossone dalla panchina: Chiappino toglie Klimavicius e Zennaro per gettare nella mischia Diakhaté e Bonavoglia. Il Bologna risponde inserendo Grieco e Stanziani per Ruffo Luci e Farinelli. Va poi vicinissimo al colpo del KO a 10′ dalla fine, quando un pallone di Koutsoupias respinto da Vodisek viene calciato sulla traversa da Cangiano, poi ammonito. Gli ingressi del centrocampista Besaggio al posto di Rovella e dell’islandese Baldursson per il greco Koutsoupias anticipano i 4′ di recupero al termine dei quali viene sancito il risultato di 1-0. Il Genoa si perde a Bologna in una partita difficile da pareggiare contro una squadra capace di fare 5 su 5 in casa; non concretizza ad inizio ripresa rischiando grosso nel finale, quando viene dato spazio a Besaggio, Bonavoglia e Diakhaté di rompere gli indugi e provare a spaccare in due la partita. Chiappino e il suo team non smetteranno di lavorare, attesi mercoledì dal recupero casalingo contro la Juventus (ore 14.30) nel quale la Primavera potrà legittimare il secondo posto. Come a marzo così a novembre: la partita si decide dal dischetto. Questa volta, confortati dalla classifica, il gol di Mazza fa un po’ meno male.