Un Genoa vivo, gagliardo è tornato dalla trasferta di Bologna con una preziosa vittoria ed ora Nicola guarda il futuro cammino della sua squadra con più ottimismo, pur sapendo bene che il cammino sarà lungo e difficile, quello che fa ben sperare è il carattere messo in mostra dai rossoblu nelle ultime partite. Oggi impegno proibitivo – o quasi – per il Grifone che riceve tra le mura amiche la Lazio che è attualmente la squadra più in forma del campionato e occupa la seconda posizione in classifica ed ha tra le sue fila giocatori che hanno raggiunto picchi di rendimento elevatissimo, Luis Alberto in primis seguito a ruota da Milinkovic Savic ed Immobile.
Uno sguardo d’insieme sulla Lazio.
La squadra scende in campo con il 3-5-2. Quando possono, escono dall’area con il giro-palla, per poi appoggiarsi su Lucas Leiva e su Luis Alberto. Quando sono pressati, non disdegnano il lancio con Acerbi o Radu per cercare la profondità di Immobile.
L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.
Strakosha, portiere regolare e positivo nel rendimento, svelto e coraggioso, non ha paura quando deve uscire sui palloni alti. Patric, Acerbi, Radu formano il pacchetto difensivo. Acerbi, il centrale, è leader difensivo e guida tutti i movimenti; ha un piede sinistro di livello e nel gioco aereo ha pochi rivali; anche se un po’ lento, difficilmente si fa cogliere impreparato. Al posto di Luis Felipe gioca Patric, giocatore di rendimento che ogni volta che viene chiamato in causa non tradisce, è rapido e forte sulle gambe, nasce come esterno dx Inzaghi lo utilizza sovente come centrale difensivo in una difesa a 3. . Radu, non rapidissimo, gioca sul centrosinistra: da anni alla Lazio, anche lui in possesso di un piede sinistro molto educato. Radu e Acerbi saltano spesso il centrocampo per trovare la profondità di Immobile.
Il centrocampo.
È compsto da Lazzari, Milinkovic Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Jony. Gli esterni Marusic e Jony si propongono di continuo. Lucas Leiva è il metronomo, il vero catalizzatore del gioco laziale, accelera e rallenta il gioco a suo piacimento e dà i tempi del pressing. Alla sua destra Milinkovic-Savic abbina forza a una elevata qualità tecnica, e di testa è molto forte. La mezzala sinistra è Luis Alberto, l’uomo di maggior classe della squadra, tecnica sopraffina e assist man di alto livello, insidiose e pericolose le sue conclusioni: se in giornata è difficile da fermare. Sugli esterni agiscono Lazzari e Jony, che gioca al posto del capitano Lulic infortunato. È un giocatore spagnolo con buona corsa e da mezzi tecnici importanti, bravo in fase offensiva, meno a difendere.
Infine l’attacco.
Le due punte sono Immobile e Caicedo (ma attenzione alla carta Correa). Caicedo è bravo nella difesa della palla e nel gioco corto ed è forte fisicamente. Immobile, il bomber, devastante quando viene lanciato in campo aperto, calcia in porta anche da posizioni impensabili. Non è un mostro tecnicamente, ma non va mai perso di vista, trasforma in occasione da gol anche la palla più banale.
Come si comportano sulle palle inattive.
Quando ci sono corner e punizioni laterali a sfavore, i biancocelesti difendono a zona e sono molto attenti a rispettare le consegne ricevute, pronti a scatenare ripartenze fulminee e a volte letali. In fase offensiva, sulle palle inattive a favore, salgono Acerbi, Radu e a volte anche Luiz Felipe. Acerbi è spesso decisivo, ma il pericolo numero uno rimane Milinkovic. Anche Lulic si fa rispettare dentro i 16 metri. L’incaricato al tiro dei piazzati è Luis Alberto, che traccia traiettorie insidiose e velenose. Anche Lucas Leiva è in possesso di un buon calcio. A volte provano il gioco a due o a tre per far muovere la linea difensiva avversaria.
La panchina?
Lì oggi avranno due o tre giocatori di ottimo livello. Parolo, centrocampista di quantità, è ottimo negli inserimenti senza palla. Lazzari, esterno di destra titolare del ruolo, ma probabilmente a riposo per questa partita, è molto veloce e pericoloso quando è lanciato in velocità. Correa, trequartista argentino, ha piedi buoni e dribbling secco, ed è mortifero nell’uno contro uno.
In conclusione?
Per il Genoa sarà oggi un match di difficoltà assoluta e di sofferenza, ma i ragazzi di Nicola hanno dimostrato di aver riacquistato valori che sembravano persi. Parlo di carattere, umiltà, sacrificio: cose indispensabili nel calcio. Con queste caratteristiche, insieme all’aiuto della sua gente, per il Grifone nulla è impossibile anche se la qualità in campo è differente