Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un messaggio alla nazione diffuso pochi minuti dopo aver posto la firma sul decreto integrativo a quello del 1 marzo scorso, ha confermato come le porte degli stadi rimarranno chiusi fino a quando sarà necessario per contenere la diffusione del Coronavirus in Italia, divenuta ormai “una situazione straordinaria che necessita misure straordinarie”. Di seguito le parole del premier:

“Dobbiamo uscire da questa emergenza assieme. Partiamo dal dato positivo: in Italia la grandissima parte delle persone contagiate guarisce senza conseguenze. Perché tanta apprensione, vi chiederete? Perché una certa percentuale di persone contagiate necessita di un’assistenza continuata in terapia intensiva. Ciò significa che finché i numeri sono bassi, il sistema sanitario nazionale può assistere efficacemente i contagiati, ma in caso di crescita esponenziale è evidente che non solo l’Italia, ma qualunque Paese al mondo, non potrebbe affrontare una simile situazione di emergenza in termini di strutture,  posti letto, risorse umane richieste. Per questa ragione, il ministro della Salute, Speranza, ha dato immediato mandato nei giorni scorsi di aumentare del 50% la disponibilità nazionale di unità di terapia intensiva e del 100% le unità di terapia sub-intensiva. Ma dobbiamo essere consapevoli che nonostante gli sforzi, non è possibile potenziare le strutture sanitarie in breve tempo. Perciò il nostro primo obiettivo dovrà essere il contenimento del contagio. Dobbiamo continuare a lavorare assieme verso un comune obiettivo, non stravolgendo le nostre abitudini di vita. Usiamo un atteggiamento responsabile. Laviamo spesso le mani; starnutiamo e tossiamo in un fazzoletto o nella piega del gomito; manteniamo un metro di distanza nei contatti sociali; evitiamo abbracci e strette di mano; evitiamo luoghi affollati.

Dalla giornata di domani saranno sospese le attività didattiche in scuole e università, salvo quelle a distanza, e non si svolgeranno manifestazioni sportive con presenza di pubblico per evitare nuove possibilità di contagio. Già prima dell’emergenza Coronavirus avevo affermato che l’economia dell’Italia ha bisogno di una terapia d’urto. Questa è una situazione straordinaria che necessita di misure straordinarie. Chiederemo all’Unione Europea tutta la flessibilità di bilancio di cui avremo bisogno per sostenere le nostre famiglie e imprese. Appronteremo un piano straordinario di opere pubbliche, private, grandi, medie, piccole. Dobbiamo immettere nuove finanze nell’economia e realizzare le infrastrutture che servono.Per alcuni investimenti valuteremo di adottare il modello di Ponte Morandi: ricordate Genova? Questo modello ci insegna che quando il nostro Paese viene colpito sa rialzarsi e tornare più forte di prima facendo squadra. Lo applicheremo ovunque sarà possibile: il modello Genova deve diventare il modello Italia. Sapremo superare questa difficoltà e riaffermarci in tutto il nostro valore. E quando questa emergenza sarà terminata, volgeremo indietro lo sguardo e saremo orgogliosi di come un intero Paese abbia affrontato con coraggio e orgoglio un’emergenza, deciso a rialzare la testa. Donne e uomini disponibili a rinunciare a qualcosa pur di mostrare un gesto di responsabilità verso i più fragili”.


UFFICIALE – Eventi e competizioni sportive a porte chiuse in tutta Italia: il testo del decreto