“L’Italia segua il modello Genova” era stato il messaggio che ad inizio marzo il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva lanciato a tutto il Paese. E Genova non si è fatta pregare, come in tante altre emergenze degli ultimi anni, prestando ascolto all’idea dei vertici di Grandi Navi Veloci e MSC, predisponendo così le basi per il varo di una vera e propria nave-ospedale della compagnia MSC. La nave “Splendid” sarà operativa da lunedì 23 marzo coi primi 25 posti letto per allentare la presa sui reparti ospedalieri della Regione Liguria e del Nord Italia.
L’idea, promossa dal gruppo GNV (Grandi Navi Veloci) e da MSC, è stata fin dall’inizio quella di un ospedale galleggiante. Dopo le prime riflessioni, è arrivato il via libera affinché Rina potesse svolgere gli approfondimenti del caso per capire come poter modificare l’assetto della nave, al suo interno, affinché impianti di areazione e sicurezza potessero garantire la creazione di decine di nuovi posti per accogliere i contagiati e malati da coronavirus.
Dopo l’arrivo a Genova di 50mila mascherine donate dalla Cina, questa mattina è stata apposta la firma sul contratto: firma che permetterà la completa operatività della nave-ospedale da lunedì prossimo. “Ringrazio MSC e il comandante Aponte per la sua esperienza prima di marinaio, poi di grandissimo imprenditore europeo” è stato il messaggio del governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, che stamane ha compiuto un sopralluogo sulla nave attraccata alla Stazione Marittima.
La nave all’interno è stata trasformata grazie al lavoro degli operai e alla supervisione del RINA, che ha vigilato su tutti i dettagli e le specifiche tecniche richieste per garantire la massima sicurezza ed efficienza della nave ospedale. Ogni camera è diventata singola, con gomma a terra certificata (e non moquette) e con un sistema di ricircolo dell’aria indipendente e autonomo così come avviene negli ospedali nelle degenze a bassa intensità. Sono stati predisposti percorsi interni per il personale, anche quelli relativi al servizio di mensa, e la nave ha accolto dispositivi tra i più moderni per garantire al personale un lavoro sicuro. I degenti gravi, quelli che necessitino di terapie serie, verranno ancora condotti in ospedale. Sulla nave-ospedale verranno accolti degenti in convalescenza, ospedaliera o domiciliare, che necessitino ancora di un periodo di riabilitazione e di isolamento per possibilità di contagi dopo aver superato la fase peggiore della malattia.