DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI NICCHI A RADIO SPORTIVA
Nicchi ha confermato di aver diramato una serie di disposizioni nazionali (nessuna attività di allenamento, tecnica) e che alcuni arbitri “di vertice” verrà chiesto un sacrificio economico di comune accordo con l’associazione, che sta già lavorando in silenzio nel mondo della beneficenza: “Fin da subito mi sono messo in contatto con Banti, Mazzoleni, Maresca e tutti i componenti che erano stati ad allenare a Genova e a Torino. Fin da subito li ho sentiti ragazzi forti, così come in campo: hanno capito subito di aver corso un grande rischio e si sono messi in quarantena. Mi sono sentito con tutti, specialmente con quelli che gravitano nelle zone più colpite dall’epidemia – Bergamo, Brescia e le sezioni del Nord – e fortunatamente non abbiamo subìto nessun tipo di problema. Parliamo sempre di professionismo, ma io non dimentico il mondo periferico e dilettantistico. La cosa che più mi entusiasma al momento è la compostezza, il rigore e l’educazione: ho diramato 3 disposizioni nazionali che prevedono la sospensione dell’attività tecnica e di allenamento, tute seguite alla perfezione. I motori al momento sono fermi, poi ognuno a casa fa quello che si sente di fare. Tutele economiche? Parleremo di tutto al momento opportuno, al momento queste sono cose futili. Se il campionato riparte ci saranno delle cose da fare, se non riparte serviranno altre misure. Noi faremo la nostra parte. Se verrà chiesto un sacrificio agli arbitri di vertice sotto contratto, sicuramente ne parleremo con la Federazione. Siamo professionisti sotto ogni punto di vista, non lesiniamo sulla settimana o sul mese. Come arbitri ci stiamo muovendo anche sotto il profilo delle beneficenza ma lo stiamo facendo in grande silenzio”.
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