“Scetticismo degli scienziati e dubbi del governo” su protocolli sanitari e ripartenza secondo la Gazzetta dello Sport, che sottolinea come qualora venisse riscontrata la positività di un solo giocatore al Coronavirus si fermerebbe nuovamente tutto il movimento. Situazione ben diversa in Germania, dove il campionato (stando a quanto confermato ieri dai vertici della Bundesliga) proseguirà anche in caso di contagio. Conquistandosi anche la prima pagina del madrileno Marca. Il presidente degli arbitri Marcello Nicchi dà il 50% di possibilità di ripresa, su un campione di 1000 italiani il 64% si dice favorevole allo stop definitivo della stagione.
Se ieri il Corriere dello Sport proponeva le 3 ipotesi studiate da FIGC e Lega Serie A in caso di congelamento delle classifiche (calcolare la media punti, la graduatoria fino alla 24ª o fino alla 26ª ma senza contare la 25ª), la rosea questa mattina sottolinea a grandi lettere come in caso di mancata ripartenza il piano dovrebbe prevedere la mancata assegnazione dello Scudetto, la qualificazione in coppa per le prime sei e due strade per promozioni e retrocessioni: annullarle entrambe per una stagione o far salire sia Benevento che Crotone, giocando così a 22 squadre nel 2020/2021. Se non si torna a giocare, Sky ha richiesto uno sconto di 255 milioni alle squadre, mentre i giocatori (“Noi discriminati rispetto agli altri atleti”) saranno chiamati ad adeguarsi e trovare un punto d’incontro sulla questione legata alla riduzione degli stipendi. Previsto già per oggi un incontro fra Tommasi e il direttivo AIC.
Le prime pagine sono probabilmente le più dure dall’inizio del lockdown in Italia e per il mondo del pallone: “Stanno uccidendo il calcio” titola Tuttosport, “La Lega va all’attacco di Spadafora” sostiene il Corriere. “Il calcio è sul lastrico e attacca il governo” scrive Repubblica, prima di aggiungere come il fallimento di 10 società su 20 sarebbe un rischio concreto se si ridimensionasse il sistema. Anche La Stampa insiste sul “braccio di ferro”.
GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
GAZZETTA DELLO SPORT – Spazio dedicato alla quarantena vissuta da Domenico Criscito, che da vero capitano guida il carrozzone di raccolte fondi, aste benefiche e dialoghi con compagni o tifosi. Come quella con Palladino, in cui è stato lodato pubblicamente anche mister Nicola: “Ottimo allenatore e grande persona, l’ho detto anche al presidente” ha raccontato il capitano.
REPUBBLICA GENOVA – Preziosi e Ferrero hanno giudicato sin da principio quasi impossibile un ritorno in campo in tempi brevi ed oggi, dopo le ultimissime dichiarazioni di Spadafora, si trovano probabilmente dalla parte della ragione. Il protocollo sanitario è ancora ritenuto insufficiente. Genoa e Sampdoria sottolineano come un loro tesserato possa correre vicino a casa ma non nei centri sportivi, entrambi sanificati e pronti per l’uso, chiudendo le porte “a qualsiasi sprint per ripartire”. Uniti anche i tifosi, concordi sia rossoblu che blucerchiati a non riprendere la stagione. Ripartire il 18 maggio richiederebbe già di per sé notevoli sforzi, il 25 potrebbe risultare vano di fronte alla deadline 2 agosto imposta dalla UEFA.
IL SECOLO XIX – Bucci ha messo in vendita lo stadio, lasciando di stucco entrambe le società che hanno preferito non commentare. “I proprietari ora sono i cittadini, che chiedono investimenti significativi per fare cose” ha dichiarato il Sindaco di Genova nella giornata di ieri. Vent’anni fa, il 28 aprile del 2000, Davide Nicola segnava il primo gol con la maglia del Genoa contro l’Atalanta.
LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI SPORTIVI