La tifoseria organizzata dell’Espanyol, storica squadra di Barcellona oggi relegata all’ultimo posto nella Liga, si è schierata apertamente contro il presidente della Federcalcio spagnola Javier Tebas, esortando la società a fare lo stesso: “Con più di 23mila morti ufficiali nel nostro paese, porta avanti come se nulla fosse il suo unico proposito, quello di ricominciare immediatamente a giocare. Stesso discorso per Jaume Rouras (CEO di MediaPro, ndr). L’unica preoccupazione di entrambi sono i soldi e lo mettono a nudo con il loro comportamento, che non osserva la realtà che stanno vivendo i cittadini. […] Siamo stati fortemente toccati, con diversi giocatori e membri dello staff contagiati. Noi, non potrebbe essere altrimenti, siamo sempre stati dalla parte della nostra squadra in forma incondizionata e a prescindere da quale fosse la realtà sportiva. Preferiamo quindi retrocedere con dignità piuttosto che contribuire a far parte di questo circo imbarazzante che vuol giocare le partite che mancano servendosi di test e tamponi che sarebbero molto più necessari per la popolazione”. E ancora: “Sarebbe un’aberrazione – si legge in un comunicato firmato dalla Curva RCDE – Giocare un terzo della stagione senza poter incoraggiare e sostenere i nostri giocatori”.