Sono ore di continuo confronto fra il comitato tecnico-scientifico e la FIGC (Il Giornale la definisce “imbarazzata” dopo l’incontro di ieri pomeriggio), che entro la giornata odierna farà arrivare la relazione sui protocolli sanitari al Governo. Sulla ripartenza della Serie A ora sono chiamati a decidere il ministro della salute Speranza (per La Stampa e Tuttosport) e il premier Conte (per la Gazzetta). Non solo tesserati di Fiorentina e Sampdoria positivi ai primi esami di squadra: secondo il Corriere dello Sport, dopo i test sierologici effettuati nei giorni scorsi non sarebbero risultati negativi neppure 4 giocatori del Milan . La società non conferma, il quotidiano lo riporta. “Calciatori inquieti chiedono certezze” è quanto si legge nelle pagine dedicate all’AIC e alle problematiche legate a tamponi ed eventuali positività. Nel frattempo proprio i rossoneri, a poche ore di distanza dall’Inter, sono tornati ad allenarsi a 2 mesi esatti dall’ultima volta. Nella Fiorentina, fra i 6 positivi (asintomatici) ci sono anche 3 membri dello staff tecnico.
La Serie C finisce nel caos dopo la conferma della sospensione definitiva della stagione in corso. Se per le prime tre promozioni (Monza, Vicenza e Reggina) è arrivato il via libera, si rischiano ricorsi per decretare l’ultima squadra a salire in B: per effetto della valutazione in base alla media punti/ partite giocate toccherebbe al Carpi, ma alcune società come Bari, Reggiana e Carrarese si sono già mosse con comunicati ufficiali. Ipotesi playoff?
Dall’estero: in Germania verrà trasmesso in chiaro da Sky Deutschland il modello “Diretta Gol”, in Spagna si diffondono le prime voci di ripartenza intorno alla seconda metà di giugno mentre in Inghilterra 6 società si mettono di traverso a una ripresa senza tifosi: il presidente del Brighton, come riportato anche dal Mirror Sport in prima pagina, avverte del fatto che molte squadre si opporranno al piano per un calcio a porte chiuse e in campo neutro.
GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
REPUBBLICA GENOVA – La Samp scende in campo ma è una falsa ripartenza: ci sono 3 nuovi casi e uno di ritorno. Il Genoa invece non ha ancora aperto i cancelli del Signorini e prima di dare alcun via libera ai calciatori attende la validazione del protocollo sanitario. Probabile che i giocatori si siano sottoposti ai test sierologici, in attesa dei tamponi che saranno effettuati a partire da lunedì, come raccontato pubblicamente da Perin.
IL SECOLO XIX – In casa Genoa si continua ad aspettare: visite e tamponi da lunedì, il Signorini è ancora chiuso. Al Baluardo sono stati avvistati alcuni calciatori, compreso il mister Nicola, per effettuare accertamenti volti al rinnovo dell’idoneità agonistica scaduta o in scadenza. Intervista a Leonardo Pavoletti, che ricorda gli anni trascorsi a Genova e promette: “Magari nel prossimo derby segnerà Pandev”. Poi chiarisce: “Di recente ho speso belle parole per il Genoa? Si, ma la domanda che mi hanno fatto era: ‘Se dovessi scegliere, in quale dei club in cui sei stato torneresti?'”
TUTTOSPORT – L’ex Genoa Armando Izzo è seguito dall’Inter, che potrebbe far approdare a Torino alcune contropartite fra cui l’attaccante Pinamonti, oggi in maglia rossoblu ma destinato a tornare a Milano. Preziosi si butta sul mercato: piace Marchizza, Sinan Gumus verso l’Olympiakos. Lunedì prossimo al via i test sierologici per tutta la squadra; mentre si attende il protocollo sanitario, ieri sono stati effettuate visite di idoneità per una serie di calciatori. Perin parla di un possibile “ritiro permanente di almeno tre settimane prima di poter ricominciare il campionato”, Ghiglione può dirsi pienamente recuperato mentre ai box resteranno Radovanovic (sta seguendo l’iter riabilitativo a Belgrado) e Lerager (ancora alle prese con la pubalgia).
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