La Bundesliga è il primo, finora l’unico, fra i principali campionati d’Europa a scendere in campo a porte chiuse. Sono 6 le partite in programma (Augsburg-Wolfsburg, Hoffenheim-Hertha Berlino, Borussia Dortmund Schalke 04, Fortuna Dusseldorf-Paderborn, Eintracht Francoforte-Borussia Moenchengladbach) questo pomeriggio, mentre il programma proseguirà domani con Colonia-Mainz, Union Berlino-Bayern Monaco e terminerà lunedì sera con Werder Brema-Bayer Leverkusen. Tutte le squadre, così come gli addetti ai lavori che gravitano attorno al mondo calcistico tedesco, devono attenersi ad un rigido protocollo: ne sa qualcosa Heiko Herrlich, allenatore dell’Augsburg che ha deciso di sospendersi volontariamente dopo essere stato pizzicato a comprare un dentifricio in un supermercato qualche giorno fa.
GRAZIE GERMANIA – Gli occhi delle federazioni e dei media sono puntati sulla Bundesliga, compresi quelli di Zlatan Ibrahimovic che ha ringraziato pubblicamente la Germania via social: “Loro dicono, loro fanno“, un complimento e un invito non poi troppo velato alla FIGC a seguire il modello tedesco.
INGRESSO IN CAMPO – Da protocollo, possono accedere all’area del terreno di gioco 10 membri dello staff per squadra, 4 raccattapalle con mascherina (di solito ce ne sarebbero 12, ndr), 3 fotografi, 3 agenti di pronto soccorso, 4 steward e non più di 15 rappresentati dei media. Le squadre entreranno in campo una alla volta e le 5 sostituzioni dovranno essere effettuate in 3 momenti della partita. I giocatori non potranno né stringersi la mano né abbracciarsi dopo i gol. Come da protocollo, le squadre sono entrate in campo separatamente, arbitri compresi. Breve cenno d’intesa, sempre a distanza, poi il calcio d’inizio. A Dortmund il direttore di gara è arrivato con qualche minuto di ritardo e le squadre già schierate. Nello stadio dell’Hoffenheim, una parte della tribuna inferiore è stata adibita a panchina per facilitare il distanziamento dei vari giocatori, tutti seduti con mascherina. Disinfettati anche i palloni prima di gettarli sul rettangolo verde.
All match-balls will be disinfected at half-time in the Bundesliga and 2. Bundesliga. pic.twitter.com/xpBg7qDJGV
— Squawka News (@SquawkaNews) May 16, 2020
ESULTANZE – Il primo gol lo mette a segno al 28′ il solito Erling Haaland. Il suo è il primo gol nel derby della Ruhr, festeggiato rigorosamente a distanza dai propri compagni. Passano pochi minuti e arriva il secondo gol di giornata: Gulde porta in vantaggio il Friburgo sul campo del Lipsia con un colpo di tacco su assist dell’italo-tedesco Grifo. Anche in questo caso nessun abbraccio, solo qualche affettuosa gomitata. Più sale la tensione e più si fatica ad essere ligi alle regole, ne è una prova l’Herta Berlino. Baci, abbracci e un pollice in bocca per festeggiare le reti dello 0-2 e 0-3 in trasferta hanno fatto il giro del mondo. Il primo accenno di crampi sui campi di Bundesliga è sullo stesso campo, al minuto 67′. Un altro elemento da non trascurare. Da segnalare anche, sul campo del Lipsia, l’intervento del quarto uomo per far rispettare le distanze su una delle due panchine.
STRISCIONI – Sebbene le porte degli stadi dovrebbero restare chiuse per i tifosi, viene segnalata dai giornalisti presenti sul campo la presenza di qualche striscione di protesta nei confronti della ripartenza del campionato. Quello che segue è firmato dagli ultras dell’Augsburg: “Il calcio è vita, il vostro business una malattia”. Uno dei suoi giocatori, superati sul più bello dal Wolfsburg in pieno recupero, viene immortalato mentre tenta di mordere il pallone dalla rabbia. Dall’altra parte della barricata, l’attaccante avversario Ginczek festeggiava solo soletto. Nel rispetto del protocollo.
In den Stadien sind keine Fans zugelassen. Protest gegen die Geisterspiele gibt es in Augsburg dennoch: @SPORTBILD @BILD_Sport pic.twitter.com/GBN2T1U1FF
— Tobias Altschäffl (@altobelli13) May 16, 2020