Qualche ora dopo le dichiarazioni del ministro dello sport Vincenzo Spadafora (clicca QUI per leggerle), il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, è tornato a parlare ai microfoni di Sky Sport. Diversi gli argomenti toccati dal numero uno dell’AIC, tra cui la questione stipendi per la quale “ci sono differenti criticità“.

L’accordo sul tema dei contratti deve farlo chi li firma i contratti – ha spiegato Tommasi – Noi abbiamo sempre fatto di tutto per far sì che tutte le società possano trovare un accordo. L’allungamento della stagione porterà alcuni problemi. Ci sono dei club con dei prestiti, serve un accordo tra le parti. Anche chi è in scadenza, bisogna assolutamente risolvere. Vedo troppe persone che vogliono sfruttare questa situazione: la gestione del contratto non va valutata in base alla posizione di classifica. Ci saranno squadre che spingeranno o meno per giocare in base alla propria posizione di classifica. Ad ogni modo se ci sono le condizioni, i calciatori vogliono giocare.

Alcune squadre devono ancora pagare le mensilità di gennaioha poi aggiunto il presidente dell’AIC sul fronte stipendi – mentre in altri paesi se succede ciò salta l’allenamento il giorno dopo. Era un controllo che andava fatto, si era parlato del 30 giugno. Si è voluto posticiparlo al momento delle iscrizioni, ma stiamo parlando anche di giocatori di Lega Pro che non percepiscono stipendi.

Infine, un passaggio sulla settimana che porterà, salvo ulteriori colpi di scena, alla decisione di una data ufficiale per tornare in campo. “Criticare non significa essere contro la ripresa. Temperature, viaggi e non solo: le criticità ci sono e le evidenziamo, ma la volontà è comunque di giocare nel miglior modo possibile. Se ci sono le condizioni i calciatori sono contenti di ripartire“.


Spadafora: “Serie A dal 13 o 20 giugno. Ma si pensi a trasmettere le partite in chiaro”