Nel corso della trasmissione TopCalcio24 in onda su Telelombardia è intervenuto il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, per commentare la decisione di riprendere il campionato dal prossimo 20 giugno.

Domani in assemblea sapremo e definiremo tutto – ha spiegato Preziosi – ed è giusto che sia così, che si riparta: anche per via dei meriti sportivi sul campo, è giusto che si arrivi alla fine. Noi avremo un calendario con otto partite in casa, anche se non esiste più il fattore campo. I giocatori dovranno abituarsi per non essere influenzati da questo nuovo clima: l’ultima a San Siro è stato strano, senza tifosi“.

Preziosi ha anche parlato del dialogo intrattenuto a distanza coi giocatori del Genoa. “Ho parlato oggi coi ragazzi: non ho mai avuto discussioni coi calciatori e non ne ho avuti tanti in trentacinque anni. Al Genoa non c’è mai stato un caso stipendi, infatti neanche voi l’avete saputo. Il nostro rapporto si basa sulla comprensione e troveremo delle soluzioni. C’è il problema Sky, gli sponsor, la biglietteria…Non ne usciamo bene. ma ragioneremo per gli interessi comuni“.

Sul calendario?Domani in assemblea avremo un quadro più chiaro sulla possibilità di recuperare la 25esima giornata, anche perché l’Inter avrà la Coppa Italia e non potrà giocare il recupero (in cui dovrebbe affrontare la Sampdoria, ndr). Credo che già ricominciare sia un fatto positivo e si giocherà ogni tre giorni. Il tema Coppa Italia e quello recuperi andranno affrontati e incastrati”.

Il presidente rossoblu ha commentato anche la notizia di un Piano B assicurato dalla FIGC al Ministro Spadafora, ovvero sia quello già ampiamente dibattuto di playoff e playout. “Facciamo anche un piano D, un piano E. Credo che in caso di stop non possa essere considerato un giocatore di legno e uno di sangue. Bisogna regolamentare un eventuale nuovo stop. E non è vero che litighiamo sempre, ma semplicemente ognuno ha una posizione diversa legata anche alla classifica che occupa. È un fatto naturale. Dico soltanto che noi siamo una Lega con diverse sfaccettature dove mettere tutti insieme non è facile. Io sono sempre stato per giocare, in caso di stop però non trovo il senso di far giocare dieci squadre mentre altre dieci no”.

Infine, al termine del collegamento, c’è stato spazio anche per la tematica dei contratti in scadenza il prossimo 30 giugno. “La stagione dovrà essere prolungata: la FIGC dovrà intervenire con norme chiare per permettere a tutti di terminare il campionato con l’organico al completo”.


Serie A, Spadafora conferma: “Il campionato riprende il 20 giugno”