Ieri anche un giornalista della nostra redazione (in rappresentanza dei giovani d’Italia e della città di Genova) ha partecipato alla giornata di confronti e discussioni promossa dal Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora e aperta da un discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fra gli ospiti, collegati con oltre 300 ragazzi sulla piattaforma Zoom, anche Alberto Angela, Chiara Saraceno e Vincenzo Novari.
Nel corso della maratona mediatica cominciata alle ore 10 e terminata alle 18, all’interno di un tavolo di lavoro dedicato al mondo del lavoro e alle pari opportunità, è stata avanzata in chat (all’attenzione del ministro Spadafora) anche una domanda in merito alla presenza dei giornalisti all’interno degli stadi. Il protocollo sanitario vigente limita l’accesso a 10 unità, ma ci sono tribune stampa con centinaia di posti a sedere: nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, non si potrebbe trovare una soluzione che eviti di innalzare la competizione e lasciare decine e decine di lavoratori a casa? Consentire l’accesso al numero più ampio possibile di operatori dell’informazione (chiaramente a seconda della capienza di ogni impianto) sarebbe vitale per salvaguardare la partecipazione sul campo, pane quotidiano anche per i giovani giornalisti, che altrimenti saranno costretti a scrivere per sentito dire o affidarsi al copia/incolla. Distanziati dai colleghi, ma non dalla realtà. Attendiamo anche noi fiduciosi una risposta dal ministro dello sport.