Mentre si accorciano i tempi per rivedere in campo la Serie A, il campionato 2020/21 prende forma in termini di date. Come si legge questa mattina sui quotidiani, la prossima stagione potrebbe scattare il 12 settembre, a neppure un mese e mezzo di distanza dalla stagione attuale, e concludersi il 23 maggio per permettere la disputa dell’Europeo. La rivoluzione, in un futuro più prossimo, riguarderà anche la UEFA che dovrebbe ufficializzare in settimana le Final Eight di Champions ed Europa League dal 6 al 23 agosto. La prima competizione dovrebbe disputarsi a Lisbona, la seconda in Germania. In prima pagina spazio anche all’offerta da capogiro che avrebbe ricevuto la Lazio da Newcastle, dove da pochi mesi si è insediata una proprietà araba: 135 milioni di euro per Ciro Immobile, che sta comunque trattando il rinnovo col club biancoceleste.
GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
GAZZETTA DELLO SPORT – La Gazzetta dello Sport intervista oggi il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, titolando: “Behrami, Perin e Masiello: solo naviganti esperti salvano il Genoa“. “Questo periodo non ci ha favorito perché eravamo già in forma prima della sosta – esordisce Preziosi – lo dicono i risultati: abbiamo vinto tre delle ultime quattro gare, prima c’era stata la buona prestazione di Bergamo, preceduta dal pari di Firenze, dove abbiamo sbagliato un rigore e avremmo potuto vincere. Tutti dati confortanti, con un’origine lontana, perché da gennaio in avanti siamo stati abbastanza sereni. Certo, la ripartenza è sempre un’incognita. Mentalmente abbiamo solo un obiettivo: salvarci il più in fretta possibile. Le qualità ci sono“.
Il presidente rossoblu si esprime anche su mister Nicola. “Ha modi gentili, ma non è una mia scoperta dell’ultimo momento. Già prima del suo arrivo a Udine avevo avuto contatti con lui. Ha modi gentili, ma il gruppo lo segue perché è pragmatico”. E sui molti cambiamenti fatti a gennaio: “se si vuole affrontare una situazione di difficoltà in un mare tempestoso, servono buoni naviganti, dunque persone con esperienza. Behrami ha 35 anni, Masiello 34: hanno dato entrambi un forte contributo alla causa e, fatto importante, sono legati al Genoa. Non solo: nessuno dei due è venuto qui pensando alla carriera, ma solo per fare il proprio dovere, come esempio anche per gli altri. Ma devo citare anche Perin: è legato al Genoa in modo viscerale, non è tornato per opportunità, ma per amore. Vedremo cosa farà il suo club, e se potremo permettercelo. Un valore aggiunto: gente di cui ti puoi fidare”.
Dopo un passaggio sul grande silenzio che si avvertiva in regime di lockdown intorno alla sua abitazione a Desenzano, al presidente Preziosi viene ribadito che da tredici anni tiene il Genoa in Serie A in “un rapporto non sempre facile con la piazza”. “Nel calcio la riconoscenza non si può riscontrare nel tifoso moderato, che fa il confronto con altre realtà e ha il desiderio di risultati migliori. Si viene giudicati in qualche maniera sulla base dei risultati, ed a volte non bastano tredici anni di sacrifici, personali e della mia famiglia. Mi auguro che prima o poi questo venga compreso: spero che si vada verso un futuro migliore per il Genoa. Laddove ce ne fosse la possibilità, sono pronto a fare un passo indietro. Ma, questo, tutti già lo sanno”.
Sul finale spazio anche per un rapido accenno al bilancio d’esercizio 2019 (clicca QUI per leggere il nostro approfondimento) e a come arginare le perdite dovute al Covid-19 (“Sky non ha ancora pagato e gli sponsor non hanno avuto la visibilità auspicata: bisognerà capire come fare fronte a questo danno, un problema di tutti“), nonché alla possibile permanenza di Pandev (“nell’ultimo incontro gli ho detto: “Vuoi giocare l’Europeo? Bene, allora stai qui sino a quando vorrai“).
REPUBBLICA – L’edizione odierna di Repubblica si concentra sui cinque cambi e sulla loro applicazione su Genoa e Sampdoria da parte di Nicola e Ranieri. Il Genoa e il suo tecnico sono consapevoli di avere una rosa allargata di 27 elementi che potranno essere ruotati nelle ultime dodici partite giocate tutte e distanza ravvicinata.
SECOLO XIX – Il Decimonono ripercorre invece gli ultimi ricordi che la prima parte di stagione ha cristallizzato, dai gol ai gesti tecnici. Lo fa in un articolo “a quattro mani” incentrato su Genoa e Sampdoria e titolato “l’ultima cosa bella”. Tra le pagine del quotidiano locale si legge anche l’intervista ad Oscar Damiani, che ieri ha festeggiato 70 anni. “Se il Genoa si salva? Sì che si salva. Glielo auguro di cuore“.
LE PRIME PAGINE
Bilancio Genoa 2019: il risultato è positivo, ma serve un’inversione di rotta sui costi