Al termine di Udinese-Genoa, la nostra redazione ha raggiunto telefonicamente un doppio ex della sfida, Massimo Giacomini, che collezionò 80 presenze con la maglia rossoblu tra il 1961 e il 1965. “È stata una partita in cui le due squadre si sono equivalse, soprattutto nel primo tempo, poi c’è stata questa azione sulla destra con Fofana che ha anticipato tutti. Direi che l’Udinese sia passata in vantaggio meritatamente, perché aveva fatto qualcosa in più del Genoa, ma nel secondo tempo un paio di uomini che funzionavano poco sono stati cambiati e c’è stata una vivacità maggiore. Con l’ingresso di Pandev e dei due attaccanti (Destro e Favilli, ndr), nonostante il raddoppio dell’Udinese, nella parte finale la squadra si è fatta prendere dal tremolio come succede ed è successo più di una volta e Genoa è andato a pareggiare. Visto l’impegno e l’abnegazione se lo sono meritati, ma onestamente devono ringraziare l’Udinese che come contro Milan, Torino e altre squadre ha regalato dei risultati”.
Cosa ha fatto la differenza per completare la rimonta e raggiungere il pareggio? “La tenacia e i cambi del Genoa hanno creato la premessa per poterla riprendere al 95′, quando la partita sembrava finita ma evidentemente non lo era. Il calcio di rigore? È stato assegnato legittimamente, non si può dir niente e lo si è visto anche al VAR. C’era, quindi è inutile dire stupidaggini. Nonostante precedenti simili a quello di oggi, l’Udinese dimostra che non ha imparato niente; il Genoa invece trova un punto e morale per proseguire questo finale incandescente. Anche se, ovviamente, il pari non risolve niente ad entrambe: dovranno continuare a lottare fino in fondo”.
Pizzul: “Genoa l’ha interpretata alla “sperindio”, pareggio gli consente di sperare”