Alla vigilia di Torino-Genoa, in programma domani alle 19.30 nella tana dei granata di Moreno Longo, l’allenatore rossoblu Davide Nicola ha rilasciato l’ormai solita intervista ai canali ufficiali del club. La SPAL non esiste già più, gli occhi sono tutti sul Toro: “Vogliamo fare una grande partita, una prestazione di gioco, di grinta e di entusiasmo con una voglia pazzesca di raggiungere il nostro obiettivo. L’atteggiamento non deve cambiare mai, indipendentemente dalla squadra che affrontiamo: è l’unica cosa che ti porta a raggiungere l’obiettivo. C’è la volontà di proporre sempre un Genoa aggressivo, propositivo, che voglia giocare: questo è l’unico dato di fatto. Un gruppo unito e motivato fa la differenza in qualsiasi ambiente. Noi crediamo di esserlo, ma ora non c’è più da dosare nulla: ora bisogna sprintare. Il campionato sta entrando in una fase interessante e questo deve essere altamente motivante. La partita chiave è sempre quella che tu devi fare. Per noi quella chiave sarà domani sera e via via le altre”.
Su Criscito, Romero, Sturaro ed Ankersen: “Stanno recuperando rapidamente, oggi pomeriggio abbiamo l’ultimo allenamento e vedremo chi sarà a disposizione”.
Nicola peraltro ha vestito la maglia del Torino nella stagione 2005/2006, culminata con la promozione in Serie A. Alla guida di quella squadra c’era Gianni De Biasi, da pochi giorni nuovo commissario tecnico dell’Azerbaigian. “Io guardo il Genoa, sono il suo allenatore e sono ben contento e motivato ad esserlo. Sappiamo che dovremo lottare fino alla fine ma non deve essere un peso, bensì un privilegio, alzarsi al mattino e sapere di dover lottare. Noi siamo solo uno spaccato della società e anche per noi vale questo”.
Nicola sulla quota salvezza: “Non facevo calcoli quando eravamo ultimi a 11 punti, figuriamoci se li faccio ora. Lascio le statistiche a chi la ha più competenza, ma diciamo che a 6 partite dalla fine la salvezza sono le partite che mancano”.