Questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radio Rai, nell’ambito della trasmissione “Radio Anch’io Sport“, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Dopo aver spiegato di aver fatto le ore piccole con Adriano Galliani, suo grande amico (“cedergli il Genoa? Lui è al Monza e vuole portarlo in Serie A. E credo proprio che l’anno prossimo lo vedremo in Serie A”), il presidente rossoblu ha parlato della salvezza conquistata all’ultima giornata per il secondo anno consecutivo, malgrado la promessa di non ripetere l’annata scorsa.
“Anche quest’anno è stata dura? Sì, ma se dovessimo analizzare la nostra rosa non credo che valesse la retrocessione. Qualche errore è evidente che ci sia stato, anche a livello di allenatore, e qualcosa abbiamo sbagliato anche noi, ma la rosa non mi pareva da retrocessione. Ogni anno dico le stesse cose: invece penso che quest’anno sia l’anno in cui io, con la mia famiglia, dobbiamo fare le nostre considerazioni sullo staccarci un po’ da questo mondo dopo trentacinque anni. È il momento di fare un passo indietro e lasciare ad altri la possibilità di fare meglio.
Cedere il Genoa? Il Genoa è in vendita da tre anni e questo lo sanno tutti. Il problema è proprio di gestione: vorrei staccarmi dalle responsabilità di gestione, dalle responsabilità di ingaggio dei calciatori, di gestione della società di calcio. Ho anche una società importante che mi impegna tutti i santi giorni, con tante famiglie che lavorano nel nostro gruppo, e il calcio mi toglie tempo e mi dà un sacco di dispiaceri. È una passione, ma tutto comincia e tutto finisce. Spero che tutto possa finire e si possa passare di mano”.
Un passaggio importante, sul quale però la risposta non entra troppo nel merito e non dà certezza alcuna, è quello relativo al futuro di Davide Nicola, 28 punti conquistati in ventuno gare e nono posto virtuale nel girone di ritorno. “Il futuro di Nicola? Alle quattro del mattino ho seguito il mio amico Galliani a fare festa, perché ho sofferto in modo particolare. Quindi ora non penso al futuro. Credo proprio, per quello che dicevo prima, che dovrò trovare la persona capace di portare avanti un progetto a dargli le deleghe per decidere quelle che possono essere gli innesti da fare e chi dirigerà il Genoa del prossimo futuro”.
Preziosi si sarebbe espresso anche sul prossimo campionato e sulla pausa ridotta prima del nuovo inizio, che oggi potrebbe essere messo nero su bianco dalla Lega a metà settembre. “Credo che le date siano tra il 12 e il 19 (settembre, ndr). Si deve dare un attimo di respiro ai giocatori, che sino a ieri sono scesi in campo. Un minimo di riposo per loro e le loro famiglie occorre. Un conto è stare a casa in modo forzato per il Covid, un conto è farsi una vacanza un minimo serena: penso abbiano diritto di farlo. Quali sono i tempi, si pensava di dare dalle due alle tre settimane. Dipenderà tutto se si deciderà di ripartire il 12 oppure il 19 (settembre, ndr)“.
E c’è qualcosa che Preziosi rifarebbe in questa stagione e qualcosa che non rifarebbe? “Sì, ma quando arrivi in fondo con tutte queste sofferenze è perché qualcosa si è sbagliato. Però dire quello che non rifarei – e so cosa non rifarei – mi farebbe tirare in ballo delle persone: non è carino nei confronti di chi ha prestato opera da noi. Sicuramente ho sbagliato qualcosa, anzi più di qualcosa. Con l’allenatore avevo delle idee diverse, e poi troppo presto per Thiago Motta. Lì ho sbagliato totalmente. Motta sarà uno dei grandi allenatori, come lo stanno dimostrando Juric e Liverani che erano stati al Genoa, ma in quel momento non erano maturi e la nostra piazza, così esigente, non fa maturare le potenzialità. A volte Genova e Marassi sono una piazza dura da affrontare e se si sbaglia, si sbaglia. Juric ha dimostrato con un rosa non eccelsa di fare un grandissimo lavoro. Nel caso nostro, invece, all’inizio ho visto male e ho pagato scotto: quando avevo detto “mai più all’ultima giornata”, ero straconvinto del mercato estivo. Del resto giocatori come Schöne, che hanno ricevuto un’accoglienza euforica del pubblico come all’Aeroporto, avevano fatto pensare che non avremmo avuto questo tipo di problemi. Così è il calcio, ma quest’anno è stato sufficiente per me“.
In conclusione il tema dei diritti televisivi. De Laurentiis ha preso in mano le redini, portando una nuova proposta, e Preziosi ha una sua posizione in merito. “Intanto si vuole pensare che noi qualche valore in più lo abbiamo, ma non si è probabilmente riusciti a farlo emergere. La posizione di De Laurentiis non è isolata, ma condivisa da parecchi. Il problema è cominciare un progetto con le relative coperture finanziarie. Attorno al calcio si sono concentrati fondi importanti che hanno messo sul tavolo cifre stratosferiche che neppure ci aspettavamo: evidentemente altri vedono valori che noi non riusciamo a vedere. De Laurentiis è su questa linea, e così lo sono io. Sempre che ci siano coperture, un progetto, una governance capace di portare avanti e raggiungere questo tipo di obiettivo. Abbiamo ancora un anno di tempo, un anno con Sky e DAZN, e vediamo cosa riusciamo a fare“.
Genoa, Nicola con maglietta e foto del figlio sotto la Nord. “Un ringraziamento per la mia gente”