Ha cambiato molto nel suo 4-3-3 mister Di Biagio presentandosi all’appuntamento da americana contro la nazionale Under 21 ceca, tra le cui fila si trova anche Lukas Zima. Non propriamente una partita confortante, per atteggiamento e per disposizione in campo e rispetto dei concetti di tempo e spazio, specialmente se si vorrà ancora vedere l’Italia dei titolari in Serie A come una pretendente alla vittoria finale.
Gli uomini mercato, con la sola eccezione di Berardi che con cattiveria è andato a prendersi il gol del momentaneo 1 a 1, hanno deluso. Da Conti a Bernardeschi passando per Donnarumma: le loro prestazioni non sono state all’altezza del confronto con una nazionale, quella ceca, che ha avuto più fame sin dal primo minuto.
Berardi aveva pareggiato il gol di Travnik, capitano della Repubblica Ceca, proprio nel miglior momento degli Azzurri, al 70′ minuto di gioco. Non è servito a molto perché pochi minuti dopo la retroguardia azzurra, cambiata in diversi elementi, si è fatta cogliere impreparata sul taglio centrale di Havlik, che da mancino calcia di destro e insacca alle spalle di Donnarumma. “Abbiamo sofferto il loro pressing” dirà Di Biagio al termine della sfida ai microfoni di Rai Sport. Senza dubbio è una lettura della partita, a caldo, che riflette bene le prestazioni sugli scudi di calciatori come Soucek, Lüftner o Simic, incollato per tutta la sfida a Petagna, apparso in estrema difficoltà.
Può essere una lettura parziale però, dato che l’ultima rete di Lüftner dai 35 metri non doveva in nessun modo insaccarsi alle spalle di un portiere reattivo ed esplosivo come Donnarumma, che anche oggi ha dovuto fare i conti con alcuni striscioni a lui indirizzati (“Se hai il Milan nel cuore, cambia procuratore“). Distrazioni o meno, anche i cambi del tecnico dell’Under 21 non hanno soddisfatto e dato particolari risultai sul terreno di gioco, col solo Chiesa che ha dato qualcosa in più rispetto a Cerri e Gagliardini.
Un 3-1 pesante per il morale e l’autostima di questa Nazionale, che adesso dovrà sperare almeno in un pareggio della Danimarca contro la Germania per andarla ad affrontare sapendo di doversi guardare le spalle anche dalla formazione ceca di Zima, per il quale vanno spese due parole. Se nella prima partita aveva avuto qualche amnesia, pur parando un rigore, oggi si è ripreso con gli interessi tenendo la partita in equilibrio in almeno tre occasioni e permettendo ai suoi compagni di non dover rincorrere. Assieme a Soucek e Lüftner è stato evidentemente uno dei migliori in campo.