Marco Oneto ha esultato con le ragazze del Genoa Femminile dopo il gol del pareggio nei minuti finali contro la Pro Sesto, corazzata e capolista del campionato. “Loro sono proprio brave, è inutile girarci intorno – ha raccontato ai nostri microfoni, al termine della partita, l’allenatore rossoblu – Sono una bella squadra, hanno giocatrici di esperienza alcune con un passato nell’Inter o nel Milan, sono squadra veramente molto competitiva e onestamente molto forte. Dopo loro un primo tempo dominante come atteggiamento e tipo di gioco, anche noi abbiamo fatto buone giocate uscendo bene davanti ma senza concretizzare nell’ultima parte di azione, che è un po’ il problema di questa squadra. Fa piacere vedere la voglia fino all’ultimo di riprendere il risultato contro una squadra davvero molto forte, che fino ad oggi aveva sempre vinto, squadra evidentemente con valori superiori alla media. I miei complimenti alle ragazze, disponibili a fare cose che non avevamo provato, perché durante la partita abbiamo anche cambiato sistema e posizioni in campo. Le nostre ragazze sono molto giovani e a volte le cose non vengono subito così facilmente, ma sono state molto determinate”.
Ancora Oneto: “Per me è il primo anno con una squadra in questa categoria e in questa leva, ma non dimentichiamoci che il Genoa ha un suo percorso e una sua storia nel calcio femminile. Io non conoscevo e sto imparando anche io lungo il percorso e durante le partite. Le ragazze non mi hanno stupito, ma mi fa piacere che abbiano capito quanto sia determinante per loro fare tutti i giorni qualcosa di meglio, o quantomeno cercare di farlo. Nella loro vita, a prescindere da quello che faranno, servirà sempre. Noi abbiamo la media di 18.5 anni e incontriamo squadre con una media di 26. Mi fa piacere aver fatto una partita del genere”.
Aiutarsi sul campo, anche a parole. È anche questo il Genoa Femminile. “Concettualmente al Genoa è una caratteristica che si deve avere sempre. Non è che sia una frase fatta e che le altre squadre non possano averla, ma noi sappiamo che caratteristiche dobbiamo avere: noi, come Genoa, dobbiamo avere questa. Il Genoa è diverso anche per questo motivo probabilmente, senza nulla togliere alle altre squadre. Chi è entrato per 5 minuti è entrato per vincere la partita”.
Il gol del definitivo 1-1 è arrivato in pieno recupero, un po’ come ieri al Ferraris. Ieri Badelj, oggi Parodi. “Io ne avrei fatto anche a meno, l’avrei fatto un po’ prima (sorride, ndr). Il parallelo però è corretto e fa piacere: oggi anche io mi sono lasciato andare all’entusiasmo. Di solito mi contengo, ma le ragazze danno emozioni importanti. Diciamo che ho esultato anche io che di solito sono un po’ più contenuto”.