L’ultimo report del CIES Football Observatory diramato nella giornata di ieri analizza a 360° la situazione nei cinque maggiori campionati europei in termini di solidità e progettualità nella gestione della squadra. Si parte da parametri come l’età e l’utilizzo di giocatori mediamente considerati dal CIES sopra la media. Parametri numerici per il CIES, che in campo spesso fanno però la differenza, in positivo, soprattutto in tornei assai tattici come la Serie A dove la situazione di classifica spesso “rallenta” l’inserimento dei più giovani.

In questa statistica con dati calcolati sino allo scorso primo marzo, il Genoa è la quinta squadra in Europa ad utilizzare la maggiore percentuale di giocatori di esperienza. La statistica tiene conto dell’utilizzo di portieri sopra i 33 anni, difensori sopra i 32, centrocampisti sopra i 31 e attaccanti sopra i trenta. Il Genoa, in tal senso, ha giocato praticamente un terzo delle sue gare con giocatori rispondenti a questi parametri (32,5%).

La squadra in Europa con la percentuale maggiore è il Huesca (39,6%) seguita da Lazio (38,7%), Bayern Monaco (36,4%) e Benevento (34,5%). Guardando anche al solito e tetro scenario della italiane in Europa, una coincidenza che nelle prime dieci posizioni ci siano ben cinque squadre di Serie A?


Il secondo parametro di cui il CIES ha tenuto conto è la stabilità del gruppo. Il calcolo, però, non è sui calciatori che da più tempo militano in una squadra, bensì sul contrario: calcolare i minuti giocati da elementi inseriti in rosa dopo luglio 2020. Anche in questa statistica il Genoa, rivoluzionato in estate e solamente perfezionato a gennaio con l’innesto di Strootman, è fra le prime dieci squadre. Per la precisione è nono, col 40.8% di minuti giocati da calciatori arrivati tra le finestre estive e invernali di calciomercato. È terza squadra in Serie A per percentuale dopo Crotone (48%) e Spezia (46%).


Terzo parametro considerato dall’Osservatorio è la cosiddetta “contractual policy“, ovvero sia la tipologia di accordo che lega un calciatore al proprio club in termini di durata, ma non solo. Si calcola, infatti, la percentuale di minuti giocati da calciatori o in scadenza entro il giugno 2022 oppure in prestito da altre società. Dopo Hellas Verona (73.8%) e Spezia (69.2%), rispettivamente sesto e ottavo, al dodicesimo posto troviamo ancora il Genoa col 62.6 per cento. In altre parole, poco meno di due terzi del campionato sin qui disputato con calciatori il cui destino, tra la prossima estate e quella del 2022, non si saprà se ancora rossoblu o meno.


I tre precedenti parametri confluiscono nell’ultimo calcolo del CIES Football Observatory, ovvero sia il Sustainable Squad Management Rating (SSM). Tradotto: l’Indice di Gestione Sostenibile della Squadra. Un indice che nasce dall’incrocio dei precedenti dati percentuali nella maniera che segue: “per ogni giocatore presente in squadra, abbiamo moltiplicato il numero di anni passati nella prima squadra del club dove si è formato (al massimo 8) col numero di anni rimanenti sotto contratto (al massimo 5) e successivamente abbiamo diviso il totale per l’età. Il risultato così ottenuto per ogni calciatore è stato moltiplicato per la percentuale di minuti giocati nel campionato nazionale“. Cosa ne scaturisce? L’indice di cui sopra, col quale il CIES intende fotografare la situazione di ogni singolo club distinguendo fra politiche a lungo termine, medio termine e breve termine.

Emergono diverse politiche a lunga scadenza, ma non si può fare finta di nulla e non vedere che la prima italiana in questa statistica è 29esima ed è il Sassuolo, il che la dice lunga sulla competitività del nostro campionato rispetto agli altri. I calcoli restituiscono situazioni di maggiore progettualità prevalentemente nel campionato inglese (il Manchester United è in testa in questo dato) e spagnolo (le due basche Real Sociedad e Athletic Bilbao sul podio assieme ai Red Devils). Una sola tedesca, il RedBull Lipsia, al decimo posto a interrompere un predominio anglo-spagnolo.

In fondo alla classifica, invece, c’è il Genoa, che il CIES definisce “un ottimo esempio di politica orientata al breve termine. Sotto la guida del presidente Enrico Preziosi, la rosa del Genoa è infatti in continua disgregazione e la squadra ha avuto problemi a restare in Serie A“. Coi rossoblu, però, viaggiano a braccetto altre cinque formazioni di Serie A: addirittura sei risultano nelle ultime venti posizioni. A scendere dall’alto verso il basso, infatti, troviamo Roma, Crotone, Spezia, Hellas Verona e Benevento. Diciannove squadre del massimo campionato italiano dal 30° posto in giù. Unica eccezione il già citato Sassuolo.


Ricominciano gli impegni nazionali: la situazione in casa Genoa