Ad oggi Juric non può parlare di 22 titolari (quasi), due per ruolo. Infatti oltre al difensore di personalità e buona tecnica in grado di gestire la linea, preoccupante durante le gare estive vinte nelle effettuazioni delle diagonali e coperture, serve anche un mediano ruba palloni e attacca avversario in grado di fare un lavoro sporco e permettere a Juric di cambiare strategia – se non all’inizio – in corso di gara.

Nel campionato che sta per iniziare sulla linea dei difensori non si potranno vedere imbarazzo e belle statuine, con tutto il rispetto per quelli schierati. Le cose contro il Cesena sono migliorate con l’utilizzo di Biraschi nel ruolo di centrale. Tutto dà ragione a Juric e bisogna essere d’accordo con lui: con Izzo, che se non sarà graziato da Tavecchio risulterà assente ancora per quasi due mesi, e Zukanovic le cose dovrebbero migliorare. Tutti dovranno lavorare sodo per assimilare l’idea difensiva di Juric ed evitare faticosi recuperi, uscire dal pressing anche quando hanno a disposizione poco spazio e tempo per giocare il pallone partendo da dietro con il palleggio.

Veloso e Bertolacci essendo fini palleggiatori provano ad aiutare la fase difensiva ma la musica cambia quando gioca o entra Rigoni, senza togliere nulla a Pandev e all’idea iniziale di Juric di far saltare il Verrou romagnolo. Questo perché la fatica nel mezzo, se divisa per tre, permette ai difensori di fare meno errori di disimpegno anche con le linee di gioco occupate.

I primi 45′ di gioco contro il Cesena ne sono la prova, anche se sul piatto della bilancia della gara con i cambi azzeccati dal Pirata bisogna mettere il calo fisico dei romagnoli dopo 70′ di corsa e pressing. Il Genoa deve ad ogni modo migliorare e cercare al meglio, con più continuità, la verticalizzazione dell’azione. Quando riesce a farlo, gli attaccanti hanno possibilità di battere a rete anche con facili azioni da concludere: domenica sera se ne sono contate almeno 4 nel primo tempo che potevano cambiare l’andazzo della partita.

Contro i romagnoli il Genoa ha fatto fatica anche nel pressing collettivo e nella fisicità, tutto chiarito ad alta voce da Juric al termine della gara nello spogliatoio e in conferenza stampa. Una rabbia dovuta pure al fatto che il tecnico aveva mandato in campo gli 8/11 dello scorso anno.

Juric – e non solo lui – sono in attesa dell’aumento del tasso tecnico con la qualità di Centurion e Taarabt permettendo al Pirata di studiare qualcosa di diverso contro le squadre della parte destra che arriveranno al Ferraris con un solo obiettivo: chiudersi, rompere il gioco e dopo colpire.

Occorreranno il giro pallone, il possesso, il pressing, ma a fare risultato potrebbero contare di più le giocate nel cercare la superiorità numerica.

La strategia di Juric con le quattro linee di gioco appare chiara un 3 5 2 in fase di non possesso e un 3421 in quella di possesso e ripartenza. Per queste trasformazioni tattiche occorrono gli attori giusti nel cuore del gioco. Uno di questi con l’innesto del “cagnaccio”, potrebbe essere un Bertolacci non più da mediano ma pronto a fare le due fasi di gioco sdoppiandosi tra centrocampo e trequarti.

Juric prepara calcio 24 ore al giorno, anzi 23 – una la dedica alla famiglia come ha detto il vice Corradi – e studierà qualcosa di diverso accettando il fatto che attualmente con l’organico a disposizione la sua idea tattica non si sposa bene.

Juric non canterà come i Righeira “l’estate sta finendo e un anno se ne va” consapevole che un campionato incomincerà molto presto e bisognerà essere pronti a giocarsi un buon volo del Grifone, che per adesso ha portato a casa una qualificazione in Coppa Italia fallita troppe volte in passato. Ci vorrà l’aiuto di tutti per far volare il Grifone.

Sarà un novembre caldo per Juric: il 19 e il 29 giocherà con il suo passato, il Crotone, prima in campionato allo “Scida” e dopo al “Ferraris” in Coppa. Curiosità: stasera alla ripresa alle ore 18, a porte aperte al Pio Signorini, chi saranno i presenti? Da Firenze continuano a dire che Simeone farà le visite mediche domani e che Laxalt è in partenza verso Gasperini.

A proposito di Gasperini, un nostro lettore ieri ci ha comunicato – non è uno scoop considerato che i Genoani a Salice d’Ulzio sono tanti – che ieri hanno pranzato in un ristorante della località di montagna in Val Susa Gasperini e Milanetto. Il tifoso curioso o allarmato ci ha quindi scritto e chiesto: lavorano assieme? Non lo sappiamo.

BuoncalcioFerragostoatutti!