Petar Brlek passerà agli annali del calciomercato rossoblu per essere il giocatore visitato due notti di seguito dalla squadra mercato del Genoa. Probabilmente perché il suo profilo in qualche modo “confonde” vista la grande quantità di zone di campo ricoperte agli ordini dei suoi precedenti allenatori. Interessante prospetto del calcio croato, 23 anni, destro naturale, ha segnato diverse volte anche col sinistro. Cresce nello Slaven Belupo, dove segna 4 reti e comincia, col numero 10 sulle spalle, a far capire che la sua predilezione sembrerebbe essere quella di giocare più avanzato alle spalle delle punte e di trovare i giusti tempi di inserimento per colpire in ogni maniera possibile, che sia di testa o con entrambi i piedi, le difese avversarie.
Giocherà con la maglia dello Slaven fino all’inverno del 2016, quando passa ai polacchi del Wisla Cracovia. Di fronte ai tifosi dello “Stadion Miejski w Krakowienon” trova subito modo di mettersi in mostra, giocando da febbraio 2016 in poi agli ordini dei tecnici Broniszewski e Wdowczyk, che lo schierano in cinque occasioni come interno di centrocampo (e in una singola occasione, nel quarto d’ora finale della sfida contro il Nieciecza, addirittura punta centrale, ndr). Con l’arrivo della stagione passata, quella 2016/17, ecco la metamorfosi: 40 presenze, 10 gol e due assist. Assieme a questi numeri, un particolare salta all’occhio: le partite in cui è andato in rete il calciatore croato lo hanno visto passare da tutte le posizioni del centrocampo.
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Dalla posizione di trequartista in un 4-2-3-1, quella che sembrano avergli ritagliato su misura avendola ricoperta in più della metà delle sue partite col Wisla, a quella di mezzala destra in un 4-1-4-1. Non finisce però qui: Kiko Ramirez, suo allenatore in Polonia, non ha disdegnato talvolta di schierarlo come esterno alto a destra in un modulo 4-3-3.
Il calciatore ha sempre saputo dare prova di buone capacità di adattamento alle varie situazioni di gioco, supportando costantemente i compagni in termini di gol e assist. Ricomincerà da dove aveva terminato proprio il luglio scorso, quando la stagione calcistica in Polonia prenderà il via: prima gara e prima marcatura, lavorando questa volta da mezzala sinistra. Alla seconda giornata si ripete agendo ancora nella medesima zona di campo.
A chiudere il cerchio la sua esperienza nelle giovanili della Nazionale croata, con la quale ha collezionato 8 presenze. Nenad Gračan, allenatore dell’Under 21 della Croazia dal 2013 ed ex centrocampista (giocava nel Real Oviedo quando il Genoa lo affrontò in Coppa UEFA nella stagione 1991/92, ndr), lo impiegherà in un paio di occasioni anche da centrocampista d’interdizione, facendogli rivestire quel ruolo solamente a partita in corso. Le sue caratteristiche sono adesso passate al vaglio di mister Juric, il quale dovrà inserirlo nella sua idea di gioco.
“Ero colma di emozioni e impressioni – scriveva Wisława Szymborska, poetessa nata proprio a Cracovia – ma adesso tutto questo è come tanti puntini fra parentesi“. Oggi Petar Brlek, in attesa di vederlo scendere in campo con la maglia del Genoa, è esattamente questo: tante piccole impressioni e tanti puntini tra parentesi, come tutti i calciatori che non si hanno sotto gli occhi costantemente perché lontani dal campionato italiano. Si parla pur sempre di puntini alla ricerca di una posizione chiara e nitida nello scacchiere del Genoa.