“Forse non sarà una canzone a cambiar le regole del gioco. Ma voglio viverla così questa avventura senza frontiere e con il cuore in gola” cantavano Bennato e la Nannini in occasione del Mondiale 90′. Da oggi piacerebbe a molti italiani cantarla per l’Europeo 2020, già da stasera contro la Turchia.
Notti magiche, aspettando un gol, con mascherina e distanziamento per non farle diventare angosciose in futuro. Il mondo gli azzurri lo hanno conquistato per 4 volte, l’Europa solo una volta nel 1968 per merito di una monetina alla fine della semifinale contro l’Unione Sovietica. In finale ci vollero due partite per piegare la Jugoslavia con due gol, uno di Gigi Riva e l’altro di Anastasi.
L’Italia di Mancini c’è, Mancio è stato bravo a farla rinascere sulle macerie non solo della nazionale di Ventura ma di tutto il sistema calcio italiano. Una Nazionale quasi senza Top con qualità e forza. Mancini ha dato una lezione alle squadre del campionato di Serie A selezionando tanti calciatori tenuti in panchina o in Tribuna.
Ha creato una squadra che gli avversari guardano con rispetto, con un centrocampo plasmabile, forza e baricentro della strategia nelle due fasi di gioco. Non ha trovato il bomber pivot d’aerea da rigore ma ha a disposizione centrocampisti ed esterni pronti a riempire l’area di rigore avversaria. Dietro esperienza datata con riserve pronte a sostituirla.
Mancini ha tirato fuori dal cilindro una squadra completa tra titolari e riserve, subito in bolla in corso di gara. Al di là dei risultati positivi nelle 27 gare giocate con il nuovo commissario tecnico, pur giocando ogni tre giorni con i club di appartenenza con la maglia azzurra hanno fatto vedere di superare la fatica e divertirsi.
Nazionale azzurra più forte anche del Coronavirus. Una grande unione che fa ritornare in mente la Nazionale campione del Mondo di Bearzot del 1982. Loro giocarono contro la critica feroce, questi adesso per dimostrare che nel Campionato italiano non giocano solo gli stranieri e risultati non arrivano solo per merito loro con tanto di vetrine e prime pagine.
Gli avversari nel girone A. Stasera in campo contro la Turchia. Partita ostica contro la squadra che nelle qualificazione ha fatto vedere di essere giovane e temeraria. Occhio al centravanti Yilmaz, uno che ha fatto fuori il PSG in Ligue 1.
Poi ci sarà la Svizzera: il titolato Shaqiri guida i ribelli crociati, arrabbiato perché ai margini del Liverpool come tanti altri compagni, insoddisfatti del ruolo nei propri club e in nazionale ma capaci di trovare la molla per farsi notare.
Nel Galles la stella incompiuta fuori dalla patria è Bale. Anche senza Ryan Giggs sotto processo per stupro, vogliono tentare altra impresa come quando si giocarono cinque anni fa la semifinale agli europei francesi.
Ancora incubo Virus in questo Europeo spostato dal 2020 al 2021. Spagna e Svezia nello stesso girone le più colpite. Azzurri ai nastri di partenza, non siete favoriti per giocarvi la finale di Londra l’11 Luglio, ma potete provarci.
Come tutti i campionati giocati sotto la minaccia del Coronavirus, potrebbe esserci una sorpresa alla fine come è successo nei campionati europei con le squadre preventivate ai primi posti massacrate da campionati e Coppe Europee.
In questo Europeo bislacco la UEFA e il Presidente Ceferin cercano sponsor e spettatori per riempire gli stadi dove è possibile.