Da cronisti, ricordando i momenti salienti di Genoa-Wacker Innsbruck, si capisce il pressing di quelli saliti in Val Stubai da Genova e dalla vicina Val Pusteria al termine della gara, i quali sperano di vedere arrivare qualche giocatore, qualcuno almeno subito e non alla fine del calciomercato, per permettere a Ballardini di preparare al meglio la stagione alle porte ormai fra un mese.
Il Genoa sia sabato scorso che ieri stasera ha fatto vedere di aver bisogno di rimpolpare la rosa con qualche elemento di qualità in tutti i settori del campo. La squadra austriaca che milita in Serie B si è presentata a Neustift con una squadra di millennial e con più di un mese di preparazione nelle gambe visto che sabato inizia il campionato.
Queste due gare giocate durante il ritiro 2021 non possono lasciare il tempo che trovano in casa rossoblu a quarti. La condizione arriverà strada facendo, ma bisognerà incrementarla con tecnica e qualità altrimenti la corsa servirà a poco. Tutti i rossoblu scesi in campo stasera avevano comunque qualcosa da dimostrare a Ballardini.
Tutti hanno cercato di applicare il lavoro tecnico-tattico dell’ultima settimana di ritiro con le gambe piene di lavoro e di concetti calcistici. In evidenza la voglia dei giovani di emergere e l’assuefazione degli anziani alle gare da ritiro. I risultati saranno al vaglio di Balla e dello staff.
Ballardini ha impostato nelle due gare sia la difesa a tre che la difesa a quattro. Il futuro sarà alla ricerca di identità, ma sopratutto di organizzazione, con un solo motto con qualsiasi numero di modulo: “difendere bene, attaccare meglio”.
La novità che nel ruolo di trequartista o rifinitore dietro le due punte Ballardini ha fatto giocare il giovane della Primavera Eyango utilizzato qualche volta in quella posizione anche da Chiappino. Ballardini ha valutato la rosa a disposizione avuta in Austria, adesso deve fare il punto con Preziosi e Marroccu: si dovrà cercare la strada per migliorarla.
Ballardini avrà le idee chiare sulle qualità che hanno mostrato i giovani e sulla fame che hanno i veterani.
Ballardini vuole una struttura che abbia un gioco di squadra. Ha dimostrato di poter adottare qualsiasi schieramento e che per avere successo e fare risultati deve avere tre requisiti essenziali. Intanto essere equilibrato, con i calciatori equamente distribuiti nelle varie zone del campo. Essere elastico, ossia adattabile contro qualsiasi avversario; essere poi razionale, cioè determinato con criterio in relazione alle caratteristiche dei propri calciatori e ai compiti che questi devono svolgere in gara, nonché al tipo di gioco che si intende far attuare.
In queste due gare giocate in Val Stubai questi requisiti si sono visti a sprazzi anche per la modestia degli sparring partner. Ballardini continuerà a lavorare, ma per sfornare una ciambella con il buco a fine agosto ha bisogno di innesti di qualità in tutte le parti del campo, almeno come quelli che sono usciti alla fine dello scorso campionato.