Morte nel calcio. Sparito il Livorno, finita la favola del Chievo, fuori anche Casertana, Carpi, Novara, Sambenedettese, le più famose. Anche le ripescate faranno fatica a iscriversi alla Serie C. Importante che nessuno dica: è colpa del Covid. Il Livorno ha fatto un’agonia lunga 10 mesi. Spinelli voleva vendere, ha trovato acquirenti ma quando c’era da fare bonifici meno di un milione di euro sparivano. La colpa sempre dei debiti. Gli amaranto cancellati dalla Covisoc oltre i guai finanziari perché il glorioso Ardenza considerato non idoneo. Spinelli sorpreso dall’esclusione perché i soldi in cassa c’erano. Solo per l’iscrizione, dopo sarebbe iniziata un’altra agonia anche nella Lega Nazionale Dilettanti.

Mentre le squadre spariscono, la FIGC ha fatto solamente un nuovo format: la Coppa Italia. Una vittoria di Pirro, con le cosiddette grandi in campo dal gennaio 2022. Il presidente Gravina lancia la riforma dei campionati: Serie A e Serie B a 18 squadre, Serie C e Dilettanti con 2 gironi d’élite e 2 gironi da semiprofessionisti. Neanche il tempo di mettere nero su bianco, sui giornali, che la Lega l’ha subito bocciata: “È un format intoccabile da 17 anni”, tuona il Presidente della Lega. Timorosi i Presidenti di A perché si giocherebbero 2 partite interne meno con introiti da botteghino e sponsor  mancanti, ma il problema principale  sono gli introiti dai diritti TV. È una pacchia la Serie A a 20 squadre anche, perché a retrocedere sono sempre state almeno 2 delle neo-promosse e dalla parte destra della classifica si può risparmiare al calciomercato.

Mentre tutti gli sport fanno boom di medaglie alle Olimpiadi, il calcio bussa alla porta di Draghi chiedendo 500 milioni di finanziamenti statali di cui 360 andrebbero alla Serie A, 90 alla B, 60 alla C. Oltre al finanziamento chiesto sgravi fiscali posticipati di 2 anni. Domanda: perché la FIGC, le squadre non utilizzano il 110% di bonus  per almeno riqualificare gli stadi e permettere di guardare le gare in sicurezza? Spariscono le squadre ma anche i top player, non solo dalle squadre della parte destra della classifica. Si tornerà allo stadio. Il Governo ha dato il consenso al 50% della capienza a scacchiera. Venerdì inizia la Coppa Italia. Importante che ci sia una linea comune: campi aperti o chiusi per tutti. È crisi, è epidemia del pallone da anni ma FIGC e Lega calcio da anni, troppo tempo, non hanno trovato il vaccino per guarirlo a 360 gradi.


Rassegna Stampa del 6 Agosto, Ballardini verso il rinnovo al 2023. Vicinissimo Semper