Calciomercato: ieri era il 13 dicembre, giorno di dimissioni storiche: la più arcinota è quella di Papa Celestino V, “colui che fece il gran rifiuto” e che Dante indicò collocandolo nell’Antinferno degli Ignavi.
Non è il caso di Pavoletti che sempre nella giornata di ieri non ha rifiutato il Napoli come l’estate scorsa. La volontà del calciatore è stata determinante per lo sprint. Il contratto da 2 milioni di euro più bonus e premi provenienti dai risultati in Campionato, gol fatti e Champions sarà stata la goccia che ha fatto traboccare la decisione di Pavulè. Tutto adesso sotto giudizio delle visite mediche.
Ad oggi a porte aperte ancora non si è visto al Pio Signorini inanellare giri di campo. Dispiace che Pavoletti lasci il Genoa. Siccome i genoani vogliono bene a Pavoloso sperano che sotto il Vesuvio giocando meno per via del turnover sia più fortunato e si infortuni meno. Lo scorso anno giocò 25 gare, in questa stagione solamente 9 anche se con una media gol di 14 gol la scorsa stagione e 3 in quella attuale.
Adesso Preziosi sfrutterà gli euro della vendita di Pavoletti cercando di fare diventare più forte il Grifone. Al Pio Signorini sono pronti, anzi erano pronti da tempo alla sostituzione del centravanti. Con Juric si deciderà se il nuovo attaccante sarà estero o italiano pronto a giocare dal 15 gennaio, prima partita utile dopo la riapertura del calciomercato. Non solo per Pavoletti, anche per qualche altro il Genoa non si opporrà alla partenza, consapevoli che tutti faranno le pulci alle plusvalenze di Preziosi e non alla volontà, come sempre è successo e succederà, di lasciare la Lanterna rossoblu per guadagnare, legittimamente, di più del calciatore e del suo agente.