Raccontare Inter-Genoa in anticipo e alla prima di campionato è difficile. Più facile inquadrare i nerazzurri visto che tutti i giorni hanno pagine sui quotidiani sportivi e politici. Ballardini si presenterà al Meazza con una squadra e una strategia tattica da completare e cercherà di farla giocare da Grifoni già da dentro gli spogliatoi.
A proposito di completamento della squadra, Preziosi nell’ultima settimana di mercato farà qualcosa, si spera. Anche lui vede le gare e si sarà reso conto che non si potrà ripetere lo scorso campionato con ruoli scoperti. Il calciomercato post-Europeo ha messo ancor più in evidenza per tutte le squadre, eccetto la Juventus, la mancanza di programmazione: se a fine maggio conosci già i calciatori che perderai e se vuoi fare qualche colpo, devi essere pronto prima e affidarti allo scouting e non agli intermediari, che spesso non sono neanche procuratori o agenti. Tutti quelli che saranno stati segnalati, a prezzo abbordabile, oggi si sono piazzati e in questa settimana per metterci una pezza bisogna avere fortuna non con le prime stelle.
Venendo alla partita con il Biscione, oltre aver lavorato sul piano fisico, Ballardini e lo staff avranno cercato di coordinare armonicamente le abilità e gli sforzi di ogni singolo calciatore. Il gioco di squadra, nelle gare giocate, è latitato, richiede capacità tecniche, doti intellettuali non solo da Instagram e soprattutto collaborazione. Qualità e tecnica per natura sono in possesso di qualche rossoblu a quarti, ma spirito di collaborazione e di apprendimento devono esserci in tutti gli altri. La differenza nelle gare giocate non sono state le combinazioni di gioco.
Di tutto ciò ne è consapevole anche Ballardini quando sceglie i probabili titolari e il loro modo di muoversi che dovrebbe incidere e far girare la squadra. Nel Grifone attuale anche a San Siro saranno i rapporti tra i singoli calciatori, in relazione all’uomo in possesso del pallone e al conseguente comportamento degli avversari, a fare la differenza.
Ballardini in questi 60 giorni di lavoro ha lavorato a sviluppare il gioco di squadra, domani dipenderà dai calciatori. La speranza che giocare davanti a trentamila spettatori li carichi di adrenalina.
Come giocherà tatticamente e chi giocherà aspetteremo domani alle 17 quando verranno comunicate via social le formazioni. Al di là del risultato tutti con quello col DNA genoano vogliono vedere in campo 16 grifoni, non c’è nulla da perdere ma solo da guadagnare.
Capitolo Inter. Simone Inzaghi, Dumfries e Dzeko, che ha caratteristiche di Lukaku, potranno essere mini-icone di Conte, Hakimi e Lukaku? Questa è la domanda che si pongono a Milano, non solo i tifosi dell’Inter.
È un Biscione che ha strisciato anche durante le amichevoli, viste le avversarie fuori giri. La strategia del gioco è cambiata e anche per questo non è stata assorbita dalla vecchia guardia. Con Lukaku in campo nessuno era titubante a sbarcare, tanta profondità e tanti calciatori pronti ad inserirsi, senza Lukaku Simone Inzaghi vorrebbe proporre la strategia che era della Lazio: partire da dietro, sempre il 3-5-2 che in fase offensiva si deve trasformare in 3-4-2-1, però senza Luis Alberto e Milinkovic-Savic e senza Leiva che gli permetteva di utilizzare i due scritti in precedenza senza ansia dovrà lavorarci tanto.
La strategia anche con i nerazzurri non sarà cambiata: attaccare in n campo Largo è difendere in campo stretto. Giocare bassi in fase difensiva , attirare gli avversari davanti alla propria area per creare spazi nella ripartenza per attaccare velocemente alle spalle della difesa avversaria.
Calhanoglu e Sensi i candidati a fare il gioco laziale alle spalle di Dzeko. La difesa è quella di Conte: Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni i centrali. Difficile che giochi Dumfries arrivato dal PSV, che subito non potrà sostituire Hakimi in modo perfetto perché c’è differenza anche di fisico. Sull’altra corsia Perisic che deve essere sempre coperto da un mediano in fase difensiva e di non possesso. In campo sulla corsia di destra ci sarà Darmian. A centrocampo Barella, Brozovic, il turco-tedesco e Sensi in attesa di Lautaro, davanti squalificato contro il Genoa.
I problemi all’Inter non sono solo di Inzaghi, ma anche di Marotta: il calcio per i cinesi non è più uno strumento di propaganda. Il calcio in Cina dipende sempre più dal Governo. In Cina sono sparite 16 squadre tra cui quella di Jangsu Suning per debiti.
La prima gara del campionato di Serie A tra Inter e Genoa sarà diretta dall’arbitro Valerio Marini della sezione di Roma 1. Gli assistenti di linea saranno Liberti (Pisa) e Vecchi(Lamezia Terme), quarto uomo Marchetti della sezione di Ostia Lido. Al VAR andrà Valeri (Roma 2), mentre nelle vesti di AVAR ci sarà Carbone (Napoli).
L’arbitro Marini ha diretto una sola volta in carriera il Genoa, ma in Coppa Italia, in una sfida contro la Virtus Entella del 6 dicembre 2018. In Serie A sarà una prima volta assoluta tra il fischietto romano e il Grifone. In totale, Marini ha diretto 18 gare in Serie A: sabato sarà la numero 19.