Il Bournemouth non aveva mai battuto l’Arsenal prima di questo pomeriggio, che è diventato un giorno da incorniciare. Le Cherries ci erano andate parecchio vicino anche lo scorso anno, recuperate solamente in extremis sul 3-3 da Olivier Giroud ed Alexis Sanchez, entrambi assenti nella trasferta di oggi. Al Vitality Stadium i Gunners trovano il vantaggio con Bellerìn, prima che i padroni di casa salgano in cattedra con due colpi a beffare un Petr Čech non del tutto privo di colpe. Fischi per Wenger, ancora in tribuna per squalifica, prima vittoria nel 2018 per gli uomini del giovanissimo Howe. Arsenal a -5 dal 5° posto, Bournemouth a +4 sulla zona retrocessione.
Sulla stella cilena, contesa fra Manchester City e United, proprio Arsene Wenger dirà a fine gara: “Sanchez avrebbe giocato ma sta passando un periodo difficile. Poteva trasferirsi oggi o ieri ma si deciderà tutto nelle prossime 48 ore. Il suo trasferimento è ancora in stand-by ed è per questo che non ha giocato, non perché non volesse.”
Calciomercato, #Wenger su #Sanchez: "E' con un piede fuori dall'#Arsenal, per questo non ha giocato" https://t.co/CD7Ojx0jvI pic.twitter.com/WdO7wPApIx
— Goal Italia (@GoalItalia) January 14, 2018
Anfield Road costa carissimo a Pep Guardiola, che subisce la prima sconfitta del campionato contro un Liverpool irrefrenabile per 75′: Oxlade-Chamberlain apre i conti con un lampo da fuori area, il City trova il pari con uno slalom gigante di Sané ma nella ripresa i Reds salgono in cattedra. Prima un tocco delizioso di Firmino, poi una stoccata nell’angolino di Mané, prima che Mohamed Salah decida di beffare Ederson – fuori dai pali – con un altro pallonetto sensazionale. L’egiziano, salutato con una standing ovation al momento del cambio, ora può insidiare addirittura Harry Kane nella classifica marcatori.
Il Manchester prova a reagire e ci riesce, trovando due reti nel finale che rendono gli ultimi minuti di partita una corsa contro il tempo. Nonostante gli sforzi azzurri finisce 4-3, finisce con Jurgen Klopp saltellante e momentaneamente al 3° posto in classifica insieme a Conte e Mourinho. Possibile che la sfida a suon di insulti e frecciatine l’abbia vinta proprio lui?