11ma giornata di campionato l’Italia trema difficile parlare di calcio. Siccome il calcio non è più uno sport ma uno spettacolo di vendita grazie alle cronache della Tv a pagamento che pompano l’immaginazione popolare come Wanna Marchi anche se molti abbonati tolgono l’audio è sempre in prima pagina.
È il campionato delle lamentele e sceneggiate di quelli che vengono sostituiti. Contano solo i risultati e i punti nessuna squadra e perfetta neanche la Juventus.
Solita Juve e solita menata sui bianconeri, giocano male però vincono grazie a “core” ingrato Higuain.
Il problema non è la Juventus ma le inseguitrici Napoli e Roma con i loro filosofi da panchina che si trasformano in Ciuccio, con tutto il rispetto per l’animale e da Lupacciotta con le piccole. Ad entrambe le squadre più che un tecnico occorrerebbe uno psicologo anzi uno strizza cervelli da elettroshock in grado di fargli dimenticare le buone prestazioni, essendo due squadre narcisiste. Quanti punti persi dalla Rometta contro le piccole gli ultimi in casa dell’Empoli. Spalletti e Sarri guardandosi le spalle vedendosi inseguire da Milan e Lazio che nei i campionati di qualche anno passato si sarebbero guardati le spalle verso il fondo classifica dovrebbero farsi un esame di coscienza senza arrampicarsi sugli specchi dopo ogni gara.
Il Milan con il Pescara si salva con un gol che passa sotto la barriera, gongolano per le quattro vittorie a S. Siro di Montella ed hanno il coraggio di parlare di Champions pompati dalla stampa di colore roseo. Galliani invoca la Var contro gli arbitri; la Lazio di Inzaghi senior invece è immobile ma vince con Immobile capocannoniere che rivede la porta da ogni angolo e grazie alle sviste degli assistenti contro un Sassuolo che inizia a sentire le fatiche da Europa League.
Saltata la panchina di De Boer all’Inter, il terremoto non è arrivato solo dai calciatori ma da lontano con la gestione via telefono dall’estremo oriente. Nuovamente bravo Giampaolo il tecnico doriano, ha mandato in crisi l’alta difesa e tattica nero azzurra con due passaggi in verticale.
Finalmente per i calabresi la legge dello Scida, battuto il Chievo che ha realizzato 2 punti in quattro gare. Prima vittoria storica che fa ben sperare Nicola il tecnico con il cuore genoano.
Il lunedì di calcio con la vittoria del Cagliari nel derby delle isole ha spaccato la classifica, sono 6 i punti dal centro classifica alla zona retrocessione.
L’Udinese di Del Neri poliedrica nei moduli tattici questa è la notizia . Basta 4 4 2 classico, pareggia cambiando tre moduli con il Toro che Mihajlović afferma: maschio in casa e femmina fuori.
L’Atalanta oggi è la sorpresa, la squadra più in forma grazie alla svolta di Gasperini che ha messo da parte i senatori per i giovani tutti granatieri nel fisico che gli permettono di gestire le gare anche atleticamente. Un paradosso gli orobici dopo l’exploit di 5 vittorie ed un pareggio con 4 sconfitte sul groppone dopo 11 giornate di campionato.
Gaspe si gode la vittoria con il Genoa anche perché è la prima volta che gli orobici fanno risultato dopo 4 anni. Giovanotti di belle speranze nella rosa nero azzurra che hanno tolto dalla testa del tecnico di Grugliasco la difesa a tre permettendogli di sfruttare le ottime doti di allenatore non più integralista variando moduli per incartare gli avversari facendogli affermare al termine di Atalanta Genoa: “giocare con la difesa a tre nel tris di partite settimanali si rischia”.
Juric dopo la sconfitta contro Gasperini non si è scomposto. Conosce benissimo l’ambiente genoano di cui sa pregi e difetti. Continuerà sulla sua strada e continuerà a rinnovare con le sue idee la gestione di Gasperini che pareva un po’ stanca. Un solo rimpianto non aver utilizzato a Bergamo il 3 4 3 aggressivo una delle cose più interessanti in queste 11 giornate di campionato. Juric non sarà neanche deluso dai soliti tromboni di prima Repubblica che sfiatano ad ogni inciampo del Vecchio Balordo. Juric è una spugna assorbe tutte le lezioni e i conti li farà con tutti alla fine.
Juric della gara contro Gasperini non ha gradito di essere stato battuto sul piano dell’intensità e aggressività, lo avrà ribadito ieri nello spogliatoio alla ripresa dei lavori. Tutti nello stanzino del Pio Signorini e in società sono consapevoli che il Genoa non pervenuto a Bergamo bassa non sia solo colpa di Juric, anche se si è assunto tutte le responsabilità.
Juric non parlerà fino a sabato ma ha già garantito che tutti rivedranno il Vecchio Balordo domenica prossima.
Le porte sono sempre aperte al Pio Signorini nulla da nascondere o da rimuginare. Ocampos rientrato in gruppo dopo la leggera botta ricevuta sabato nella rifinitura di sabato scorso , Izzo il suo rientro tra i compagni se non oggi domani.