L’Inter rischia di essere tradita più mentalmente che fisicamente o viceversa?
“Il crollo fisico dell’Inter può essere dettato solo dalla rosa corta che è stata affidata a Spalletti, che per l’occasione ha dovuto convocare tre-quattro primavera per completare la panchina viste le assenze di Miranda, Perisic e Icardi, ma per il resto non ci dovrebbero essere problemi di questo tipo. Certo, alcuni non sono al meglio – su tutti Rafinha – e altri sono piuttosto logorati per l’eccessivo utilizzo (ad esempio Borja Valero), ma il vero problema dell’Inter è rappresentato dalla debolezza mentale, al quale Spalletti sta provando a rimediare, anche se non è facile a causa di determinati profili inadeguati che si innalzano a leader nel deserto. La vittoria sul Bologna potrebbe aiutare a superare questa crisi”.
Su Gagliardini e Borja Valero? Quali saranno invece le scelte davanti?
“Suppongo che nel 4-3-3 giocheranno Gagliardini e Borja Valero, a completamento del centrocampo a tre con Vecino, anche se lo spagnolo potrebbe agire anche in posizione più avanzata in caso di 4-2-3-1. In avanti, senza Perisic e Icardi, sembra scontato il tridente con Candreva e Karamoh ai lati di Eder”.
Spalletti, rendendosi protagonista anche di conferenze stampa altisonanti, è stato il vero ago della bilancia per tenere sulla corda una squadra tradita dagli ultimi risultati?
“Attualmente Spalletti è l’unica personalità credibile all’interno di tutto l’ambiente Inter, che va dalla proprietà fino all’ultima riserva. Spalletti è colui che sta provando a tenere unita una rosa allo sbando mentre la dirigenza è assente ingiustificata e la proprietà continua a prendere presenza solo in Cina. I toni usati da Spalletti ai microfoni sono motivati da ciò che succede intorno a lui dal momento che è stato praticamente abbandonato a se stesso, anzi potrebbe anche spingersi oltre, pertanto il ruolo di ago della bilancia gli si addice e ha il benestare dei tifosi sia in caso di risultati positivi sia negativi”.
Che Genoa ci si aspetta, al di là delle dichiarazioni di Spalletti?
“Il Genoa è una squadra in salute, gioca bene e nelle ultime stagioni ha sempre messo in difficoltà l’Inter, soprattutto tra le mura amiche. L’assetto tattico della squadra di Ballardini rompe un po’ gli equilibri rispetto alla squadra-tipo della Serie A attuale: l’Inter sa che dovrà vedersela contro una squadra organizzata per allargare il gioco sulle fasce facendo contemporaneamente densità in mezzo al campo, per questo sarà fondamentale prendere le redini del gioco e tenere il Genoa il più possibile schiacciato nella propria metà campo. Non sarà facile, soprattutto a causa delle pesanti assenze nell’undici titolare, ma la freschezza di alcuni elementi (ad esempio Karamoh) potrebbe risultare utile per cambiare inerzia alla partita diligente preparata dal Genoa”.
Più che un pronostico, una probabile formazione in vista della partita?
“Handanovic in porta; difesa a quattro con Lisandro Lopez (favorito su Ranocchia) e Skriniar in mezzo, Cancelo e D’Ambrosio sulle fasce; centrocampo a tre con Borja Valero regista, coadiuvato da Vecino e Gagliardini in qualità di mezzali; attacco a tre con Candreva e Karamoh ai lati di Eder. Non è da escludere, a partita in corso, un’Inter specchiata al Genoa con D’Ambrosio accentrato per dar vita a una linea a tre difensiva per liberare Cancelo a tutta fascia (inoltre il portoghese a sorpresa potrebbe essere schierato largo sulla trequarti per far accentrare Candreva, promuovendo in difesa uno tra Dalbert e Santon come terzino)”.
Genoa-Inter: San Giorgio protettore di Genova non sarà un martire al “Ferraris”